Nuovo Waterfront del Vesuvio: il plauso dei sindaci
Il progetto di Acebillo incontra il parere favorevoli degli amministratori locali. Il coro: “Ora bisogna intervenire”
14-09-2017 | di Marco De Rosa
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Non mancano i consensi favorevoli al progetto relativo al nuovo waterfront della costa vesuviana, da Portici a Castellammare di Stabia.
Il progetto, del valore complessivo di circa 2,5 miliari di euro, messo in campo dall’architetto catalano Josep Acebillo, è stato presentato in una riunione tenutasi il 7 settembre scorso a 9 comuni della Buffer Zone interessati dall’associazione “Naplest et Pompei”: attraverso un sistema di “scartamento promiscuo” dei binari, si permetterà il transito sia dei treni Circum che quelli della Ferrovie dello Stato sui binari della Circumvesuviana. In tal modo la linea RFI verrà eliminata, facendo sì che i comuni si riapproprino di uno spazio precedentemente visto come una sorta di barriera verso il mare.
Ad accogliere favorevolmente il progetto di Acebillo, il sindaco di Boscotrecase Pietro Carotenuto. Dopo il plauso all’iniziativa precisa l’urgenza di “fissare un incontro con il generale Luigi Curatoli, con i ministri, la Soprintendenza e tutti gli organi preposti, dando delle precise indicazioni per gli interventi da adottare sui territori e mettere un punto fermo alla visione che deve assumere questo progetto pertinente alla mission. Da lì, bisogna poi chiudere in breve tempo la questione. E’ un progetto discusso per fin troppo tempo, credo che ora sia arrivato il momento di agire”.
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C’è anche Torre Annunziata. La presentazione dell’iniziativa lunedì 15 aprile al Circolo Nautico di Torre del Greco
Relativamente a Torre Annunziata, il progetto investe anche alcune zone in cui sono attualmente in corso lavori di restauro e valorizzazione, come il trincerone ferroviario e le Arcate Borboniche a ridosso del porto oplontino. A tal proposito, il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione precisa che si tratta ancora di ipotesi progettuali e che bisogna capire se ci sia condivisione di idee. “Le schede progettuali che abbiamo preparato – ha spiegato Ascione – sono coerenti con il progetto, ma anche con i lavori attualmente in corso d’opera. E’ chiaro che se la linea ferroviaria non ci sarà più, piuttosto che fare una copertura del trincerone, si utilizzeranno altri tipi di accorgimenti e utilizzeremo le risorse per progetti legati al piano parcheggi, riqualificazione di punti strategici del territorio, incrementando così turismo, economia ed accoglienza”.
Per questo nella giornata di venerdì 15 settembre è previsto in Regione Campania una riunione programmatica per capire se c’è unità d’intenti e se le idee incontrano il parere favorevole degli organi preposti, Soprintendenza in primis.
“Riuscire ad eliminare la ferrovia, significa restituire il mare ai cittadini”, commenta Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano. “Le schede progettuali che abbiamo preparato dividono la città in una serie di tronconi, che trasformano Ercolano da città industriale a presidio turistico, con una serie di parcheggi che siano da collettore tra Scavi, Miglio d’oro e Vesuvio”.
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