Noi ci candidiamo: Napoli è pronta, per il 2028. Perché no?”. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, candida la città alle Olimpiadi. “Mentre a Roma si discute, a Napoli si decide e intanto nel 2019 avremo le Universiadi - dice ai microfoni di Rtl 102.5 - 15mila atleti da tutto il mondo. Tra Regione, Comune e università abbiamo già fatto un accordo importante - sottolinea - e con le Universiadi vogliamo dimostrare di essere la città dei giovani, dello sport, di un Mediterraneo di accoglienza”.

A rilanciare la proposta del sindaco della città partenopea è il suo collega di Cosenza, Mario Occhiuto. “Il mio auspicio – ha detto il primo cittadino del comune calabrese – è che Roma possa essere la città deputata a organizzare le Olimpiadi del 2024. Tifiamo tutti per la capitale perché ci sarebbero ricadute importanti per l'intero Paese. Ma, se si dovesse rinunciare, invito i Sindaci di Napoli, Bari e Palermo a un tavolo istituzionale per discutere dell'idea che ho espresso pubblicamente qualche giorno fa riguardo alle Olimpiadi della Magna Grecia”.

Per Occhiuto, si tratterebbe di portare le gare olimpiche “nei luoghi del Mezzogiorno d’Italia che furono la culla della cultura. Non una semplice provocazione, dunque, ma un progetto concreto che diventi la base da cui far ripartire il motore di un Sud ricchissimo di risorse. Intanto – aggiunge Occhiuto – Luigi de Magistris si è già espresso dicendosi a favore della candidatura di Napoli nel 2028. Dal momento che il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) non ha più una rigidità assoluta nella rotazione continentale, potremmo appunto mirare ai Giochi del 2028. L'intenzione, come ho dichiarato, è quella di porre Sibari al centro del progetto, coinvolgendo anche la macro-area Grecia, Cipro e Macedonia. La Fifa, ad esempio, sta ponderando l'ipotesi di organizzare i Mondiali di calcio in più Paesi a partire dal 2026. Ciò significa che un progetto intereuropeo avrebbe una maggiore forza”.

Infine, conclude il sindaco calabrese: “Sono fermamente convinto che lo sviluppo di crescita delle nostre grandi capitali meridionali possa passare attraverso la realizzazione di questa iniziativa. Pensiamo a cosa diventerebbe Bagnoli o cosa significherebbe avere come fatto certo l'alta velocità fino alla Sicilia. Oppure ancora pensiamo, naturalmente, ai risvolti positivi per il turismo in Calabria”.

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