Omicidio a Pugliano, gli Ascione-Papale punirono Battaglia per l'esecuzione di Oliviero
La Dda ha ricostruito l'agguato dell'8 marzo 2009 a Ercolano. Nei guai Ciro Montella, già a regime di 41 bis e il super boss
16-07-2015 | di Redazione

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É arrivata questa mattina l'ennesima svolta sull'omicidio di Giorgio Battaglia, ritenuto dagli inquirenti affiliato al clan Birra-Iacomino, ucciso l’8 marzo del 2009 fuori la chiesa di Pugliano sotto una delle telecamere del Comune.
Le riprese della videocamera poco nitide per via dell'acqua messa all'interno, e successivamente manomesse, infatti mancano i secondi durante i quali i killer sparano sulla vittima. Battaglia fu punito dagli Ascione- Papale per aver messo a segno come esecutore materiale l'omicidio di Salvatore Oliviero, dinanzi al “King Bar” di via Panoramica di Ercolano, dinanzi a numerosi avventori.
Questa mattina i militari dell'arma della compagnia di Torre Del Greco, al hanno eseguito un ordinanza di custodia cautelare ai danni di Ciro Montella detenuto al regine del 41 bis e il boss Pietro Papale. Poco più di un anno fa, finivano per lo stesso omicidio nel mirino la Dda partenopea Michele Barone , che all'epoca dia fatti ancora minorenne era alla guida dello scooter, con il sicario, Ciro Gaudino,- attuale collaboratore di giustizia -che aprì il fuoco su Battaglia e il ras degli Ascione-Papale, Natale Dantese ritenuto mandante dell'omicidio.
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Alla luce delle nuove indagini coordinate dal Pm Pierpaolo Filippelli, è emerso come confermato dall'esercito dei collaboratori di giustizia ercolanesi che Montella alias o “olione” come confermato dal diversi collaboratori di giustizia procurò al killer l’arma utilizzata per uccidere il Battaglia, mentre come è emerso dalla dichiarazioni dal Gaudino , Pietro Papale si occupò di reclutare le persone per mettere a segno l'omicidio. Per tale azione di fuoco solo pochi mesi fa sono stati condannati a dieci di carcere i due collaboratori di giustizia Gaetano e Andrea Esposito per aver preso parte attiva all’omicidio di Giorgio Battaglia.
Come è emerso dalla delicata e articolata attività investigativa Gaetano Esposito ha offerto il supporto logistico per l'agguato mentre Andrea ha fatto da “specchietto”, ovvero ha avvisato i killer che Battaglia era sul posto. Per l'agguato ai danni di Giorgio Battaglia il gup ha condannato il pentito Ciro Gaudino a dodici anni di carcere. Mentre per l'agguato mortale a Piazza Pugliano lo scorso due aprile Barone è stato condannato a 16 anni di carcere.
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