“Non abbiamo mai avuto un coltello, anzi. Hanno provato a rapinarci e siamo stati vittime di aggressione”.

Si difendono così i due 15enni accusati di aver ucciso Giovanni Guarino e di aver ferito il suo amico Nunzio Abruzzese, alle giostre del quartiere Leopardi di Torre del Greco. Nell’udienza di convalida del fermo, i due minori si sono difesi dalle pesanti accuse dinanzi al giudice, gridando a gran voce la propria innocenza.

Entrambi hanno affermato con insistenza di essere estranei ai fatti che gli sono stati attribuiti. I due, tramite il loro avvocato, Mauro Porcelli, hanno spiegato che nessuno dei due è andato in giro armato, tantomeno ha aggredito altre persone. “I due ragazzi hanno fornito elementi utili alla ricostruzione dei fatti, descrivendo la rapina avvenuta in loro danno e la rissa che ha visto coinvolti un grosso numero di ragazzi”, ha spiegato l’avvocato. Uno dei due quella sera indossava un orologio di valore e una collana d’oro: sarebbero questi due oggetti ad aver innescato la scia di sangue e morte avvenuta domenica scorsa.

Toccherà ora agli inquirenti indagare a fondo sulle dichiarazioni dei ragazzi, con l’obiettivo di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti che ha portato alla morte di un ragazzo di 19 anni e al ferimento grave di un suo coetaneo. Una tragedia che ha sconvolto la comunità vesuviana.

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