Spunta una nuova truffa in merito all’omicidio di Gaetano Ariosto a Boscotrecase. La rivelazione è stata fornita da Mario Papa, reo confesso per il delitto del 49enne contro il quale ha sparato colpi d’arma da fuoco in via Rio.

Non solo la truffa del bonus 110, ma anche il rimborso di crediti di imposta fasulli. Una doppia operazione da 600mila euro che non è andata a buon fine. Da lì lo scontro con gli altri compici e la sparatoria che ha portato alla morte di Ariosto.

Il gip Fernanda Iannone ha così disposto la conferma del fermo nei confronti di Papa, confermando le accuse di omicidio premeditato e anche di tentato omicidio.

Nella vicenda è anche coinvolto Filippo Gallo, dipendente di Papa non indagato nel procedimento, da poco tornato libero dopo aver scontato una condanna e coinvolto nell'omicidio dell'imprenditore Raffaele Pastore, vittima innocente della camorra, ucciso il 23 novembre 1996 per essersi ribellato al pizzo.

Quest’ultimo è stato testimone dell’omicidio, assieme a Gennaro Scognamiglio, ma è riuscito a sfuggire alla furia omicida di Papa.

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