Ci sono voluti più di tre mesi di indagini serrate per abbattere il muro di omertà attorno all’omicidio di Maurizio Cerrato. Il delitto è avvenuto lo scorso 19 aprile in via IV Novembre a Torre Annunziata. Tutto per una banale lite di parcheggio.
I carabinieri, su disposizione della Procura, nella giornata di ieri hanno arrestato il 67enne Francesco Cirillo, anche lui volto già noto alle forze dell’ordine. Assieme a lui erano già in carcere, dal 23 aprile, Domenico e Giorgio Scaramella e il figlio Antonio Cirillo. Quest’ultimo ha confessato di aver inferto la coltellata fatale.
Era quindi Francesco Cirillo il pezzo mancante del puzzle. Inizialmente sul posto era stato individuato Antonio Venditto, ma successive verifiche hanno evidenziato come il 27enne non poteva essere sul luogo del delitto.
Non è stato facile il lavoro dei carabinieri, guidati dal maggiore Simone Rinaldi. L’omertà attorno a questo becero delitto è stata davvero incredibile.
A evidenziarlo anche l’inquinamento delle prove da parte di Giorgio Scaramella. Ad ammetterlo, quasi a mo di scusa, è stato Pierluigi Savarese, proprietario del garage dov’è avvenuto l’omicidio. Lui assieme al fratello Alessandro è stato accusato di favoreggiamento.
L’uomo ha ammesso di aver cancellato le prove del circuito di videosorveglianza dopo aver ricevuto minacce di morte da Scaramella. Non prima di aver rivisto gli ultimi drammatici momenti di vita di Maurizio Cerrato.
Fondamentale è stata la perizia tecnica della Procura, che ha fatto sì che le immagini venissero recuperate. Ma ci sono voluti anche vari riscontri e intercettazioni ambientali. Proprio una di queste è stata decisiva per l’identificazione di Francesco Cirillo.
Così è stata fatta piena luce su quanto avvenne quella maledetta sera. Torre Annunziata ha vissuto una pagina bruttissima di cronaca.
In tanti hanno visto, ma mai nessuno ha parlato. Tranne Maria Adriana, che malgrado lo choc per la morte del padre, ha sempre fornito dettagli utili agli inquirenti con la sua testimonianza.
Lo Stato è riuscito a battere l’omertà, ora spetta alla giustizia rendere onore al sacrificio di Maurizio Cerrato.
Ci sono voluti più di tre mesi di indagini serrate per abbattere il muro di omertà attorno all’omicidio di Maurizio Cerrato. Il delitto è avvenuto lo scorso 19 aprile in via IV Novembre a Torre Annunziata. Tutto per una banale lite di parcheggio.
I carabinieri, su...
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