"Saremo la loro scorta civica.” Associazioni e cittadini davanti alla sede del tribunale per sostenere la famiglia Cerrato nel primo giorno del processo. Torre Annunziata non ha dimenticato. Oggi, 7 aprile, inizia l’udienza preliminare contro gli assassini che hanno ucciso Maurizio Cerrato, un padre di famiglia barbaramente assassinato per un parcheggio lo scorso 19 aprile a Torre Annunziata. Oggi, le quattro belve, Giorgio e Domenico Scaramella e Francesco e Antonio Cirillo, devono fare i conti con la giustizia.

In occasione dell’udienza preliminare il comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare ha organizzato un flash mob per unirsi al dolore della famiglia Cerrato. Una delegazione del comitato è entrata in aula per sostenere la vedova Tania e la figlia Maria Adriana durante l’udienza preliminare.

Tra i presenti al flash mob il senatore Sandro Ruotolo: “Sono momenti drammatici per la famiglia. Si trovano in aula con i presunti assassini e con i loro familiari. E’ stato importante far sapere alla famiglia che siamo tutti accanto a loro in questa richiesta sacrosanta di verità e giustizia.” 

La figlia di Cerrato, Maria Adriana, dovrà confrontarsi nell’aula del tribunale con le belve che hanno ucciso suo padre, accorso per difenderla dopo che aveva spostato una sedia, messa lì abusivamente per tenere il posto auto ai camorristi. Tanti gli striscioni esposti fuori alla sede del tribunale di Torre Annunziata per chiedere giustizia per Maurizio, a dimostrazione che la città non ha dimenticato il tragico evento che ha macchiato la città. Durante il flash mob amici e parenti hanno indossato le magliette con il volto di Maurizio in segno di solidarietà. Pretendono anche loro giustizia per quel padre di famiglia strappato troppo presto alla sua famiglia. Rabbia anche nelle parole degli amici di Maria Adriana: “Io spero che gli assassini abbiano ciò che meritano. Un padre di famiglia non merita di fare questa fine solo perché ha soccorso sua figlia. Conoscevo Maurizio e non se lo meritava.” Ha aggiunto un’amica. L’omicidio di Cerrato ancora grava sulla coscienza della città. Solo una giusta pena agli assassini potrà in parte alleviare il dolore della famiglia, e ridare speranza alla piccola Andrea Sveva, la più piccola delle figlie di Maurizio.


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