L'ultimo passo per la verità. Toccherà alla Corte di Cassazione scrivere la parola fine sul processo per l'omicidio di Maurizio Cerrato, il 61enne barbaramente assassinato il 19 aprile del 2021. Alla sbarra Giorgio e Domenico Scaramella e Francesco e Antonio Cirillo. Tutti e quattro già condannati in secondo grado a 23 anni di carcere. Il Comune di Torre Annunziata ha deciso di costituirsi parte civile anche in questo procedimento.  Attesa per la prima udienza in programma il 30 gennaio dell'anno prossimo.

Maurizio, custode degli Scavi di Pompei, fu accoltellato al cuore dopo una lite esplosa per un parcheggio in un'autorimessa in via IV Novembre. A sferrare la coltellata al cuore fu Antonio Cirillo al culmine di un violento litigio.

Maurizio raggiunse sua figlia per aiutarla a cambiare una ruota squarciata per punizione. La ragazza, infatti, poco prima aveva spostato una sedia dal posto auto 'prenotato' dagli Scaramella per parcheggiare la sua macchina. Un gesto che scatenò la furia di Giorgio, considerato il dominus di quell'azione violenta che avrebbe poi portato alla morte di Maurizio. Determinante la decisione dei Giudici Ermellini per chiarire definitivamente le responsabilità delle quattro belve coinvolte nel massacro.

L'omicidio di Maurizio grava sulla coscienza di Torre Annunziata, tuttora sconvolta per la morte ingiusta di un padre di famiglia. A continuare la battaglia per la giustizia e la verità la vicesindaca Tania Sorrentino e sua figlia Maria Adriana, testimone oculare dell'omicidio di suo padre. 

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