Hanno letto tutti i nomi delle vittime di femminicidio in Italia dall'inizio dell'anno. I loro nomi sono stati scritti anche su cartelli che hanno esposto. Il flashmob di Napoli è stato il momento per sollecitare un intervento legislativo mirato soprattutto alla prevenzione (come l'istituzione dell'educazione al sentimento nelle scuole) ma anche al pieno sostegno economico dei centri anti violenza che sono sul territorio perché "gli uomini che uccidono le donne non sono malati ma sono frutto di una cultura patriarcale che deve essere contrastata". Al flash mob ha aderito anche Catena Rosa di Torre Annunziata, e numerose associazioni e comuni, come quello di Sant'Antimo dove si è tenuta una fiaccolata per Giulia.
Sono tantissimi i femminicidi commessi dall'inizio del 2023 solamente 48 morti in questo primo corso dell'anno. Bisogna fermare l’escalation di violenza e porre un freno a questa violenza immane a cui sono soggette costantemente le donne, soprattutto all'interno delle mura domestiche ed evitare nuove tragedia come quelle di Giulia e del suo bambino Thiago, per mano di un violento che non ha avuto alcuna pietà della sua compagna e del suo piccolino.
Hanno letto tutti i nomi delle vittime di femminicidio in Italia dall'inizio dell'anno. I loro nomi sono stati scritti anche su cartelli che hanno esposto. Il flashmob di Napoli è stato il momento per sollecitare un intervento legislativo mirato soprattutto alla prevenzione (come l...
Questo contenuto è riservato agli utenti premium
Sei già abbonato? Effettua l'accesso
Abbonati adesso, basta 1 click!
Solo 0,70€/mese