Omicidio Mamma Coraggio, Elena Coccia: “Delusa, sarà dura dirlo ai figli di Matilde”
La reazione dopo la decisione della Cassazione di annullare l’ergastolo al presunto mandante dell’assassinio
19-02-2025 | di Marco De Rosa
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“C’è delusione per il verdetto. Non ho ancora avuto modo di parlare con i figli di Matilde. So che sarà dura perché una condanna definitiva poteva significare l’inizio di una nuova vita dopo tutti gli orrori subiti, ma si tratta di una sentenza che dobbiamo accettare”.
L’avvocato Elena Coccia non nasconde la delusione per la decisione della Corte di Cassazione di annullare la condanna all'ergastolo per Francesco Tamarisco. Il legale dei figli di Mamma Coraggio da quasi trent'anni si occupa del caso dell'omicidio di Matilde Sorrentino. L'uomo, ritenuto in primo e secondo grado il mandante e responsabile del delitto avvenuto il 26 marzo 2004 a Torre Annunziata, dovrà ora affrontare un nuovo processo d'appello.
Il caso di Matilde Sorrentino è stato per l'avvocato una battaglia lunga e dolorosa: "Ho fatto i conti proprio stamattina, ne è passato di tempo. Sono 29 anni che vivo in compagnia di questo caso. Si è trattato di una vicenda che mi ha turbata parecchio e che mi ha segnato, per tutte quelle implicazioni che ne sono derivate da quegli orrori". Il delitto di Matilde Sorrentino, assassinata davanti alla porta di casa, è un episodio che ha sconvolto l'intera comunità di Torre Annunziata, poiché la donna aveva denunciato abusi su minori, tra i quali anche suo figlio, svelando un contesto criminale inquietante.
Omicidio Matilde Sorrentino: annullato l’ergastolo al boss
Dichiarazioni dei pentiti non provano la responsabilità di Francesco Tamarisco ogni oltre ragionevole dubbio: il processo ripartirà in appello
Negli anni, in aula più volte è stato analizzato il modus operandi della banda che adescava i bambini del Terzo Circolo Didattico, quelli del Rione Poverelli. Storditi, drogati, ubriacati, zittiti con il nastro da imballaggio e infine stuprati, nei bagni della scuola o a casa dei reggenti del clan. Un quadro agghiacciante di un massacro vergognoso e immondo nel silenzio complice e colpevole di tanti che dovevano vigilare, denunciare e proteggere e non l’hanno fatto.
Nonostante l'amarezza per il verdetto, l'avvocato Coccia ha sottolineato la necessità di affrontare con determinazione il nuovo processo: "Se la Cassazione ha ritenuto che tutti i pentiti che hanno reso dichiarazioni in questi anni non sono risultati abbastanza credibili, vorrà dire che questo ulteriore processo servirà a fare ancora più luce su uno degli avvenimenti più oscuri di Torre Annunziata".
Ora, con il rinvio del caso in appello, si apre un nuovo capitolo giudiziario in cui si tenterà ancora una volta di fare giustizia per Matilde Sorrentino e per i suoi figli, che da anni attendono una verità definitiva sull'omicidio della madre.
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