Michele Chierchia, alias ‘Fransuà’, fedelissimo del clan Gionta di Torre Annunziata, e Franco Casillo, detto ‘ a’ vurzella’, il narcos che gestiva lo spaccio al ‘Piano Napoli’ di Boscoreale, sono stati condannati ieri all’ergastolo dalla terza sezione della Corte d’Assise di Napoli (presidente Carlo Spagna). Accolta in toto la richiesta del pm della Dda partenopea, Pierpaolo Filippelli, per il quale entrambi (in foto) ebbero un ruolo chiave nell’organizzazione del duplice omicidio dei fratelli Marco e Maurizio Manzo, vicini al clan Papale di Ercolano, trucidati nell’agguato del 10 febbraio 2007 nei pressi del bar ‘Maemi’ di Terzigno. Un duplice omicidio ordito secondo l’Antimafia usando i killer dei Gionta, per stringere alleanze con un altro clan camorristico del vesuviano: i ‘Birra-Iacomino’.

Per Chierchia (63 anni) è il secondo ergastolo in due giorni. Il boss del rione Provolera, infatti, aveva incassato la stessa condanna sole 48 ore prima per l’omicidio di Antonio Papale, fratello del ras Mario, ammazzato nello stesso giorno della trappola tesa ai fratelli Manzo ma in Corso Resina ad Ercolano. Ad incastrare il boss oplontino, per l’agguato ai Manzo, anche i racconti fatti alla Dda da pentiti eccellenti. Tra le ultime ‘gole profonde’ della camorra anche Michele Palumbo, noto negli ambienti investigativi come ‘munnezza’, che ha di recente deciso di collaborare con la giustizia.

Il processo per il duplice omicidio Manzo continua in parallelo e in abbreviato. Per la stessa vicenda il pm Filippelli ha già invocato ergastoli per Pasquale Gionta, Giovanni Iapicca e Alfonso Agnello dei Gionta. Stessa richiesta anche per il boss Giovanni Birra e il suo braccio armato Stefano Zeno.

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