Omicidio Mamma Matilde: ancora un rinvio. 

E' quanto stabilito dalla Corte d'Assise di Napoli sul processo che vede alla sbarra Francesco Tamarisco come mandante dell'omicidio di Matile Sorrentino. Le parti si ritroveranno il 24 novembre quando verranno ascoltati, per conferimento incarico trascrizioni, Massimo Fattorusso e Michele Palumbo, alias "munnezz", quest'ultimo solo all'esito della trascrizione.

Si inizierà quindi dall’ex sodale del clan Aquino Annunziata di Boscoreale, con l’obiettivo di svelare alcuni retroscena sulla morte di Matilde Sorrentino.

In un secondo momento verrà poi ascoltato Michele Palumbo, ritenuto l'uomo chiave per incastrare Francesco Tamarisco come mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino.L’ex sicario dei Gionta, ora collaboratore di giustizia, sarà chiamato a confermare in aula le dichiarazioni rese agli inquirenti sull’omicidio di Mamma Coraggio il 6 luglio 2017. Tra le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia, anche i particolari che hanno contribuito a ricostruire l’impianto accusatorio contro gli assassini di Giuseppe Veropalumbo. Fu proprio Michele “a munnezz” a raccontare che l’assassinio di Giuseppe fu il frutto di una ritorsione. La colpa del giovane carrozziere sarebbe stata quella di consegnare le chiavi del lastrico solare del palazzo alla polizia, per consentire l’installazione delle videocamere. Nell’interrogatorio emersero anche fatti legati all’assassinio di Mamma Coraggio.

L’OMICIDIO. La donna fu uccisa sull’uscio di casa il 26 marzo 2004 con diversi colpi di pistola. Matilde Sorrentino con le sue denunce aveva rotto il muro di silenzio e omertà intorno ad una delle vicende criminali più tragiche avvenute a Torre Annunziata, ovvero l’abuso sistematico e lo stupro di diversi bambini (tra i quali suo figlio, ndr) a opera di una organizzazione di pedofili attiva nel quartiere dei Poverelli. Le immediate indagini consentirono di individuare l’autore materiale dell’omicidio, il pregiudicato Alfredo Gallo, arrestato il 30 aprile del 2004 e condannato all’ergastolo in via definitiva.

LA COLPA DI “MATILDE”. Mamma Coraggio aveva avuto il coraggio di sconfiggere quel muro di orrori e omertà del rione Poverelli, denunciando gli abusi che erano a costretti a subire i bimbi che frequentavano la scuola del quartiere.

Tutti dettagli che verranno esaminati, a meno di un nuovo rinvio, nella prossima udienza in programma il 24 novembre. 

 

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