Avevano portato via più di 10 mila euro. Gli ultimi 80 euro li avevano presi dalle mani di Giovanni Morione che aveva messo in tasca l'ultimo incasso. Ma non era bastato. Perchè prima di fuggire un rapinatore sparò contro il commerciante di Boscoreale rischiando di ucciderlo. Proprio come dopo sarebbe accaduto al fratello Antonio, ammazzato davanti alla sua pescheria a due giorni di Natale.

E' accusato anche di avere sparato in quella prima rapina Luigi Di Napoli, arrestato sabato scorso per avere fatto parte della banda che il 23 dicembre 2021 uccise il commerciante. In cella già per avere organizzato un agguato contro il suo avvocato, il figliastro del boss Vangone è accusato anche di avere seminato il terrore nella notte di sangue nella prima pescheria presa di mira. Per la Procura di Torre Annunziata con lui ci sarebbe stato Giuseppe Vangone, che il gip Aufieri ha ritenuto non si potesse arrestare per mancanza di riscontri a suo carico. 

Il primo colpo è avvenuto poco prima delle 21.30. I tre rapinatori, di cui uno ancoda da identificare, si fermano alla pescheria Rosa dei Venti di Giovanni Morione, fratello dell'Antonio. Ricostruita la violenta sequenza. Di Napoli punta la pistola anche sui clienti e li costringe ad inginocchiarsi per terra. Giovanni Morione è strattonato, uno dei dipendenti colpito con un pugno sul viso. Lui con uno schiaffo. Poi il titolare della pescheria viene perquisito, i rapinatori rovistano nelle tasche alla ricerca di altri soldi. Momenti tesi. Poi nell'uscire dalla pescheria uno dei rapinatori gli spara contro un colpo di pistola ad altezza d'uomo, che avrebbe potuto ucciderlo e che solo per caso non lo ha ferito.

Poi la fuga in un'altra pescheria. E ad al fratello Antonio Morione andrà diversamente. 

 

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