Svolta nelle indagini sull’omicidio di Antonio Morione, il pescivendolo ammazzato a Boscoreale all’antivigilia di Natale del 2021 durante un tentativo di rapina. Scatta l’arresto per Luigi Di Napoli e Angelo Palumbo, due dei killer coinvolti nella vicenda. Stretta sull'esecutore materiale del delitto.

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Nella mattinata odierna i Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale Oplontino su richiesta della Procura. In particolare, i due indagati nel mirino del provvedimento, avrebbero commesso una prima rapina presso la pescheria di Giovanni Morione, fratello della vittima. Successivamente, avrebbero tentato di effettuare una seconda rapina anche nella pescheria di Antonio Morione, non riuscendovi per la reazione di quest'ultimo, che aveva tagliato la ruota dell'autovettura dei rapinatori servendosi di un coltello della pescheria. Il tentativo di rapina è poi culminato con l’omicidio di Antonio, ammazzato davanti ai figli.

Nel mirino delle indagini ci sono altri due indagati, uno dei quali individuato come probabile esecutore materiale dell'omicidio, per i quali la Procura aveva richiesto l'applicazione della custodia cautelare in carcere. Si stringe il cerchio attorno all'esecutore materiale dell'omiciidio. 

Le due ordinanze di custodia cautelare in carcere di questa mattina sono connesse alla vicenda relativa alla duplice rapina commesse a Boscoreale all’antivigilia di Natale del 2021 ai danni delle pescherie dei fratelli Morione, culminata con l'omicidio di quest'ultimo. Quanto ai due indagati, l'uno è stato tratto in arresto a Gallipoli e all'altro l'ordinanza cautelare è stata notificata in carcere, ove si trova già ristretto per altra causa.  Contestualmente, a Boscotrecase (NA), i Carabinieri hanno dato esecuzione ad alcuni decreti di perquisizione personale e locale emessi da questa Procura della Repubblica nei confronti di altri soggetti ritenuti coinvolti, a vario titolo, nel grave fatto di sangue per cui si procede.

Le indagini sono proseguite senza sosta fino al mese di settembre 2022 e sono state condotte dalla Compagnia CC di Torre Annunziata - con il supporto del Nucleo Investigativo del Comando Gruppo CC di Torre Annunziata —e coordinate dalla Procura Oplontina. Pur dovendo scontare la mancata totale copertura della zona teatro dei fatti con sistemi pubblici di videosorveglianza, hanno consentito di documentare, attraverso un'analitica e certosina ricostruzione degli eventi operata dai Carabinieri, le fasi salienti delle due rapine, nonché le fasi antecedenti e immediatamente successive alle stesse. Le attività d'indagine, svolte anche attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di raccogliere indizi di colpevolezza in ordine ai reati su indicati a carico di quattro soggetti, ritenuti dal giudice gravi solo per i due indagati destinatari del provvedimento cautelare eseguito in data odierna.

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