Nessuna prova per collegare l’omicidio di Nicholas Di Martino nella guerra tra clan. Lo ha detto in aula l’avvocato Carlo Taormina, a margine del processo per stabilire la verità sulla morte del 17enne di Gragnano.

L’avvocato, che cura gli interessi della famiglia Apicella, ha ribadito ancora una volta, in aula, che si trattò solo una banale lite tra ragazzi finita in tragedia. E che Maurizio Apicella “ha agito per legittima difesa”. Si va delineando il quadro sulla folle notte di sangue e morte del 25 maggio 2020. Due raid, uno in via Vittorio Veneto, l’altro in via Pasquale Nastro, inseriti in una lite tra bande per il controllo delle piazze di spaccio a Gragnano.

Questa la tesi del pm Giuseppe Cimmarotta, in contrasto con quella avanzata dall’avvocato Taormina che, a margine dell’udienza di oggi, ha pubblicato sui social il suo pensiero: “Maurizio Apicella è accusato di aver ucciso Nicholas Di Martino. Ha chiesto perdono alla famiglia senza aver ottenuto risposta”.

La novità però, secondo il legale, sta nel crollo dell’aggravante del metodo mafioso: “La Polizia di Stato ha riconosciuto che non esistono elementi per poter dire che l’episodio abbia il benché minimo collegamento con fatti di camorra”.

Una tesi rinforzata dalla testimonianza resa in aula dal Vice Ispettore della Polizia di Stato di Castellammare di Stabia Alfredo Onorato. L’agente ha risposto a precisa domanda dell’avvocato sull’esistenza di prove per inquadrare l’omicidio all’interno di una lotta tra gruppi criminali rivali: “Nessun riscontro oggettivo”, ha riferito in aula Onorato, che ha poi raccontato le dinamiche criminali del territorio dei Carfora e degli Apicella. Secondo Taormina però non ci sono dubbi: “Lo spazio per la legittima difesa diventa sempre più ampio e la verità dovrà prevalere”.

Fissata a ottobre la nuova udienza, in cui verranno ascoltati altri agenti di Polizia impegnati nelle indagini e verrà mostrato il video dell’aggressione. Sessanta secondi di violenza che stroncarono la vita di Nicholas e che hanno sconvolto un’intera comunità.

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