“Vuoi far scendere a questo da sopra?”: è uno dei responsabili dell’omicidio di Giuseppe Serra a parlare, una frase chiara, volevano che scendesse per poterlo uccidere, come hanno fatto poco dopo. La vittima quel giorno era stata invitata a una riunione ‘trappola’, all’epoca le cosche coralline prediligevano questo genere di esecuzione. Serra aveva grandi progetti, voleva spodestare i Di Gioia (che non se la passavano bene) e i Papale, rilanciandosi sul territorio dopo aver maturato la sua esperienza nella Nuova camorra organizzata di Cutolo. Quelle idee non furono gradite dai torresi, che non ci misero molto a pianificare la sua eliminazione.

Era in bagno Serra quando killer e complici si accordavano dal balcone dove si stava tenendo il summit sul quando far scendere in strada la vittima. Si perse quei minuti ‘fatali’, non si accorse di nulla, nemmeno forse immaginava cosa sarebbe accaduto di li a poco. I ‘cecchini’ scelti da Pietro Papale, però, non lo freddarono sotto quell’abitazione, troppo rischioso: dopo averlo perso di vista per qualche minuto gli spararono all’altezza della caserma di Torre del Greco, poco più avanti. 

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