Si conoscerà solo oggi la sentenza della Corte di Cassazione nei confronti di Renato Cavaliere e Catello Romano, due tra i quattro componenti del ‘commando’ del clan D’Alessandro ad uccidere il 3 febbraio 2009, a Castellammare di Stabia e in centro, Luigi Tommasino, il consigliere comunale del Pd trucidato da 14 colpi di pistola mentre si trovava in auto in compagnia di suo figlio (scampato per miracolo all’agguato).

I due killer (tra cui Cavaliere, uno degli esecutori materiali dell’omicidio) sono gli unici ad aver incassato l’ergastolo in secondo grado per l’agguato al politico stabiese. Pena da confermare in toto per entrambi: questa la richiesta fatta dal Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione e ribadita ai giudici, prima di una lunga camera di consiglio il cui esito si conoscerà in giornata.

Coinvolti nell’omicidio Tommasino, che destò scalpore anche per le brutali modalità della sua esecuzione, pure i due pentiti di camorra Raffaele Polito, già condannato a 10 anni in abbreviato, e Salvatore Belviso, ex reggente del clan D’Alessandro, divenuto collaboratore di giustizia nel 2011. Una scelta, quella di pentirsi, grazie alla quale Belviso, con le attenuanti previste dalla legge, ha incassato 18 anni di carcere in appello.

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