La sera di giovedì 24 Giugno, come annunciato dal collettivo Onda Napoletana, Napoli è stata letteralmente travolta dalla più grande operazione relazionale che abbia mai coinvolto i ristoratori (e tanta gente da casa) a Napoli, facendo del delivery uno strumento al servizio dell’arte.

Circa 100 ristoratori (e tanti altri si stanno ancora aggiungendo), tra cuochi, pasticceri, fornai e gelatai, hanno consegnato di persona e a sorpresa le proprie creazioni, nelle case di tantissimi napoletani.

Le reazioni, i sorrisi e lo stupore raccolti in foto e video, hanno generato una tsunami social che ha raggiunto circa un milione di utenti riscuotendo una risonanza tale che alcuni ristoratori hanno deciso di continuare a vestire i panni dei rider per far proseguire l’operazione ben oltre l’evento del 24. Un’onda, appunto, che non si ferma e che, come
annunciato dal collettivo, si pone l’obiettivo di generarne di altre.

Quella del 24 infatti sarebbe solo la prima delle iniziative di Onda Napoletana, basate su valori quali relazione e condivisione, quegli stessi valori che sono mancati nell’anno più distante – probabilmente – dell’esistenza umana.

Quello da cui, dicono, si deve ripartire; prima del profitto, prima dell’utile, prima dei ragionamenti, dando priorità ad una reale idea di territorio condiviso. E questo, giovedì lo abbiamo visto, è possibile.

Il collettivo Onda Napoletana è composto da Fabio Parmigiano, Violante Varriale, Gaetano Napolitano, Anna D’amore, Davide DDL, Marco Mattiacci e Lorenzo Nigro. L’iniziativa è stata realizzata in partnership con #CUOREDINAPOLI e DISINTEGRATI. Con la spinta media di Italy Food Porn Napoli, Grande Napoli, Sii Turista della Tua Città e Radio Punto Zero e gli sponsor Mulino Caputo, Consegnam, Latteria Sorrentina, Like Italy e Kenon.

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