Atteso per lunedì 1 luglio l’esito della richiesta di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Gennaro Immobile.

L’uomo, originario di Torre Annunziata, fu arrestato il 6 giugno scorso nell’ambito dell’operazione “Ares”, coordinata dalla Dda di Bari e che ha permesso l’arresto di 54 persone per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Al tribunale di Bari nella giornata di giovedì 27 giugno Immobile, difeso dall’avvocato Elio D’Aquino, ha depositato la richiesta di annullamento dell’ordinanza per mancanza di gravi indizi. Il legale di Torre Annunziata ha insistito, in particolare sull’aggravante del metodo mafioso (art. 416 bis c.p., ndr). All’inizio della prossima settimana la decisione del giudice.

LE INDAGINI. L’operazione Ares, che ha comportato un’imponente manovra investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica reggina, diretta dal dott. Giovanni Bombardieri, è partita nel 2015 dopo alcuni episodi di sangue a San Severo. Successivamente gli inquirenti hanno accertato il traffico di stupefacenti gestito dai gruppi criminali locali, compresi i relativi canali di approvvigionamento dall'estero, anche dall'Olanda. È la prima volta - si apprende da fonti investigative - che viene contestata l'associazione di tipo mafioso alla criminalità organizzata di San Severo, riconosciuta come autonoma e indipendente rispetto alle organizzazioni mafiose di Foggia.

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