Operazione “Dedalo”: i tombaroli erano attivi anche a Pompei
Alcuni reperti erano stati trafugati nei pressi dell’area archeologica
23-01-2015 | di Redazione
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Erano attivi anche a Pompei i componenti della banda di diciannove persone accusate oggi di scavo e traffico internazionale di reperti archeologici.
L’operazione portata avanti dai Carabinieri delle province di Caserta, Napoli, Salerno, Frosinone e Latina ha fatto emergere anche alcune operazioni di scavo illecito lungo le mura di confine dell’area archeologica di Pompei. I militari di Caserta e della Tutela del patrimonio culturale, nel corso dell'operazione, hanno recuperato oltre 1.500 reperti archeologici di diversa natura e datazione, (oltre a numerosi falsi) per un valore di 1,6 milioni di euro, ed hanno arrestato 19 persone.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti facevano parte della banda anche persone residenti a Pompei, Sant’Antonio Abate e Gragnano che avevano precisi compiti. Nelle carte dell’ordinanza emerge infatti che c’erano alcuni indagati, i cosiddetti “tombaroli”, dediti alle ricerche archeologiche ed allo scavo, mentre all’interno dell’organizzazione c’era anche chi era addetto al restauro dei reperti archeologici per poi essere rivenduti.
I fatti che risalgono al 2012 e vedono indagati Benedetto D’Aniello (residente a Sant’Antonio Abate), Raffaele Izzo, Giuseppe Izzo e Rosa Balzano tutti residenti a Pompei, che dovranno difendersi dall’accusa di ricerche archeologiche in assenza di autorizzazione e danneggiamento di siti di rilevante interesse storico/artistico/archeologico, in particolare delle mura di epoca romana affrescate e ancora site nel sottosuolo, impossessandosi di quanto rinvenuto.
Per conto di Benedetto D’Aniello i reperti archeologici venivano restaurati da Michele Messina, altro indagato e residente a Gragnano, per procedere poi alla vendita. Tra quelli rinvenuti a D’Aniello è emerso anche un reperto falsificato, ma anche reperti ceramici provenienti da scavo clandestino, tra cui un cratere a campana a figure rosse, un piatto a figure rosse; una statuetta femminile di fanciulla con mantello adibita a contenitore falsificata, una statuetta di torello con la faccia di Acheloo; un vasetto in pasta di vetro, un mestolo, uno strigile e una punta di lancia in bronzo.
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