Continua incessante da parte degli uomini della Guardia Costiera di Torre del Greco l’intensa e complessa operazione di monitoraggio e controllo ambientale dell’intero tratto marino/costiero ricadente nella perimetrazione del sito d’interesse regionale “litorale vesuviano” e ricomprendente i comuni di Torre del Greco, Portici ed Ercolano.

Gli uomini della Capitaneria di porto corallina, nell’ambito della già da tempo avviata operazione “Miglio d’Oro” hanno proceduto ad un’ulteriore intensificazione degli accertamenti di polizia ambientale finalizzati a portare alla luce eventuali abusi e situazioni di criticità.

Solo nel corso dell’ultima settima ben sette le infrazioni al Testo Unico Ambientale contestate amministrativamente e penalmente a carico di altrettanti soggetti  titolari di insediamenti turistico/ricettivi e di insediamenti civili ubicati lungo il litorale ricompreso tra Ercolano e Torre del Greco.

Gestione illecita di rifiuti, illecito deposito di rifiuti, immissioni in corpo idrico ricettore di reflui domestici in assenza di specifica autorizzazione, queste le fattispecie illecite rilevate a seguito di controlli complessi eseguiti con l’ausilio di apparecchiature tecniche di videoripresa specializzate ed all’Immissione di sostanza tracciante (fluorescina sodica) mista ad acqua, all’interno dei siti da ispezionare (WC, lavabi/lavandini, caditoie, pozzetti di ispezione), grazie ai quali si è stato in grado di individuare I collegamenti tra i punto di immissione degli scarichi corpo idrico superficiale recettore.

Analoghi accertamenti, sono stati altresì posti in essere in prossimità di impianti sollevamento e di troppo pieno asserviti alla rete infrastrutturale depurativa cittadina, già da tempo oggetto di specifico approfondimento investigativo da parte della stessa Guardia Costiera di Torre del Greco in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica di Torre Annunziata al fine di ricostruirne le relative vicende ammnistrative succedutesi nel corso degli anni ed individuare eventuali correlate responsabilità e/o omissioni

La suddetta capillare attivita’ accertativa finalizzata al contrasto all’ecocriminalita’ e che si protrae incessantemente da oltre un anno , ha consentito di ricostruire, una mappatura delle varie e numerose immissioni illecite recapitanti attraverso canali, alvei di bonifica attraversanti i territori cittadini, a loro volta confluenti in mare e costituenti  fonti di inquinamento e di potenziale pericolo per il delicato equilibrio ecosistemico del litorale.

Nel complesso ammontano ad oltre 160 (centosessanta) le fattispecie illecite ambientali portate alla luce di cui oltre 100 (cento) legate ad immissioni/scarichi illeciti al suolo e sottosuolo ed in corpo idrico recettore che hanno portato, in numerosi casi al sequestro degli stessi insediamenti produttivi di provenienza nonche’ al deferimento dei relativi titolari all’autorita’ giudiziaria competente ed all’irrogazione di sanzioni amministrative per oltre settecentomila euro.

Agli stessi titolari degli scarichi abusivi sono state contestualmente notificate da parte dei Comuni le prescritte diffide di legge finalizzate all’intercettazione e chiusura degli stessi scarichi ed alla realizzazione di vasche non a tenuta riversanti nel sottosuolo i reflui in essi conferiti aventi potenziali negative ricadute per la salute.


Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"