‘Oplonti Sport Award’, Marco Guida ad Irma Testa: “Hai proprio ragione. Le donne hanno marcia in più”
‘Siparietto’ sul palco tra l’arbitro e la boxeur, premiati come Atleti torresi 2015. E sul ‘gol-non gol’ in A Guida svela: “Era ora, sarà aiuto importantissimo”
29-06-2015 | di Salvatore Piro
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Torre Annunziata “Le donne hanno stimoli e forza in più rispetto ai maschi. Loro al sacrificio si arrendono più facilmente. Noi affrontiamo tutto con intelligenza”. “Hai ragione cara Irma. Lo hai dimostrato con le tue risposte sul ring e ai media”. Questa la sintesi del botta e risposta andato in scena ieri sera, sul palco dello ‘Sport Club Oplonti’ di via Nazionale, tra Irma Testa (17) e Marco Guida (34), premiati entrambi con la ‘medaglia del Centurione degli Scavi’, al termine della prima edizione de ‘Oplonti Sport Award’, riconoscimento agli Atleti sportivi dell’anno di Torre Annunziata.
Premio consegnato alla fine di una serata di gala a bordo piscina, condotta dalla giornalista Cinzia Profita, con la partecipazione straordinaria dell’editor di ‘Sky Sport’ Massimo Corcione. Serata condita soprattutto da domande scomode e piccanti. Quelle di Dario Ricciardi (19), il più giovane giornalista pubblicista d’Italia, disabile oplontino con un Maestro (Corcione appunto) ed un sogno nel cassetto: diventare, un giorno, opinionista proprio dell’ambita ‘Sky Sport’.
Missione, quella del giovanissimo Ricciardi, non impossibile, considerando il piglio disinvolto col quale lo stesso ‘incalza’ sul palco la boxeur, ultimo oro under 18 a Taipei, testimonial contro il femminicidio e la violenza negli stadi. “Come si arriva in cima al Mondo” – chiede Ricciardi alla Testa - . “Ho sacrificato i miei 17 anni – risponde l’allieva di Lucio Zurlo, che all’Oplonti annuncia l’internazionale di pugilato Italia-Ucraina, in programma il 17 luglio e sotto le stelle in spiaggia a Torre Annunziata - . L’oro l’ho vinto andando il sabato in sauna ad alzare pesi e non in discoteca per un drink”.
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“Hai ragione Irma. Sei davvero brava, anche nelle interviste”, la replica pochi minuti dopo sul palco dell’arbitro di A Marco Guida, torrese e internazionale dal 2014. “Perché faccio l’arbitro? Un po’ è stato un ripiego, come tutti i bambini sognavo di giocare a pallone – ha continuato - . Torre Annunziata è una città che coi suoi problemi ti insegna a vivere, superare le difficoltà. La mia forza? Credo l’autocritica. Io, dopo un grave errore, in pratica non scendo da casa”.
Il giovane Ricciardi ‘incalza’ con le sue domande pure Guida: “L’innovazione del gol-non gol? Era ora. Quest’anno ho fornito tanta casistica in materia, ma è diventato davvero dura vedere se la palla ha varcato la porta. E’ giusto che gli arbitri non rispondano a fine gara, continuerò a sentire al cellulare solo papà (Alfonso, ex 'fischietto' regionale, ndr) L’Italia infatti - ha poi concluso l'internazionale - culturalmente non è pronta. Si aumenterebbero solo i ‘sospetti’”.
Serata (alla quale, in prima fila, hanno assistito anche il presidente del Consiglio comunale Raffaele Di Donna e gli assessori di Torre Annunziata Raffaella Celone ed Antonio Irlando) conclusa da un ultimo ‘siparietto’. Ugualmente simpatico ma più simbolico. Quello tra Dario Ricciardi, il 19enne pubblicista che sogna ‘Sky’, e l’ennesimo emblema dello sport oplontino, Salvatore Cimmino (51), che senza una gamba tenterà a breve la sua ultima impresa: 103 miglia, tutte da attraversare a nuoto, da Cuba a Miami. “La mia battaglia iniziò per l’integrazione nello sport nel 2006. Non c’è disabilità che tenga – ha concluso Cimmino - . Anche il giovane Dario, in fondo, oggi lo dimostra col suo sogno”.
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