E’ a dir poco entusiasta oggi Antonio Irlando, assessore alla Cultura del Comune di Torre Annunziata, nel commentare le ultime scoperte della Soprintendenza di Pompei, Ercolano e Stabia, a seguito dello scavo stratigrafico condotto dagli esperti nell’area dell’ex “Mulino Foglia Manzillo”, in via Murat, a sud degli Scavi di Oplonti e del Canale Conte di Sarno.

Nuove foto inedite, dopo quelle pubblicate lo scorso 3 settembre dal nostro sito e dal portale “ècampania.it” (vedi link correlato, ndr), mostrano infatti un deciso passo avanti degli archeologi, ormai pronti a dimostrare che la celebre Villa di Poppea, residenza attribuita alla seconda moglie dell’imperatore di Roma Nerone, affacciava direttamente sul mare.

Una mera ipotesi, prima. Oggi, invece, quasi una certezza. “Le vostre immagini – commenta Irlando, da sempre convinto della necessità di approfondire le ricerche ad ‘Oplontis’ – confermano gli ulteriori livelli inferiori della Villa degradanti verso il mare. Possono vedersi chiaramente conci di colonne che appartengono al crollato porticato superiore. Gli scavi, coordinati dalla dottoressa Antonella Bonini, proseguiranno alla ricerca dell’approdo diretto in spiaggia. Da Oplontis, in fondo, potevano vedersi Capri e il Golfo di Napoli”.

Un binomio, quello tra i suoi Scavi ed il mare, quasi identitario per una città come Torre Annunziata. Legame che, svela sempre l’assessore alla Cultura di Palazzo Criscuolo, sarà al centro dell’attesa mostra sugli “Ori di Oplonti”, in programma dal prossimo 19 ottobre nella sede storica del Comune in Corso Vittorio Emanuele III. “Valorizzeremo al massimo, alla Mostra, le ultime scoperte degli archeologi – prosegue Irlando – e penso che un ‘richiamo’ al mare vada fatto anche nel titolo dell’esposizione. Ne ho parlato soli quattro giorni fa al Soprintendente Osanna: insieme, vi assicuro, stiamo facendo una vera corsa contro il tempo”.

La “corsa” è soprattutto sul concreto arrivo a Torre della pioggia di fondi regionali (circa 190mila euro) che serviranno a finanziare l’esposizione dei reperti archeologici a Palazzo Criscuolo. La Regione Campania, a giugno, ha approvato il progetto presentato dalla giunta oplontina. Nella graduatoria del dipartimento per le politiche sociali e culturali, la Mostra sugli “Ori di Oplonti”, con un punteggio pari a 30,02, si è piazzata decima tra trentuno progetti beneficiari (il primo in tutta la Provincia). Il Comune, a sua volta, dovrebbe sborsare per la riuscita dell’evento quasi 35mila euro.

 


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