Mantenere l’ora legale farebbe risparmiare quasi tre miliardi di euro nel 2023 sui consumi dell’elettricità. Non è una novità l’idea che evitare di tornare all’ora solare sarebbe un vantaggio in termini di risparmio energetico, ma abbiamo fatto due conti per dimostrare come l’ora legale (che nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022 lascia il posto all’ora solare, tirando indietro le lancette di 60 minuti) potrebbe ammortizzare, almeno in parte, il caro energia che sta mettendo in difficoltà molte imprese del Paese.
Del resto, pochi mesi fa, anche la Società italiana di medicina ambientale (Sima) aveva chiesto ufficialmente al governo Draghi di istituire l’ora legale tutto l’anno, abbandonando l’ormai consueto passaggio ora legale/ora solare (in Italia l’ora legale è stata introdotta nel maggio 1916, con interruzioni tra il 1921 e il 1939 e poi tra il 1948 e il 1965). La richiesta di Sima non era campata per aria: nei 7 mesi del 2022 in cui è in vigore l’ora legale, secondo quanto calcolato da Terna a marzo, dunque prima dell’impennata dei prezzi, sono 420 milioni i kilowattora di energia elettrica risparmiati, l’equivalente al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. Senza contare poi le 200 mila tonnellate di Co2 non immesse nell’atmosfera. Il risparmio era stato stimato in oltre 190 milioni di euro. Ma se allarghiamo lo sguardo al periodo 2002-2021, Terna ha calcolato che il risparmio per i cittadini è stato di oltre 1,8 miliardi di euro.
Per capire meglio la portata di una decisione del genere ci si può fare aiutare da un esempio pratico. A Torre Annunziata, quando l’ora solare è in vigore, il 21 dicembre (il giorno più corto dell’anno) il sole tramonta alle 16.38. Con quella legale, diventerebbero le 16.38. È vero che l’alba dello stesso giorno verrebbe spostata alle 8.23, anziché alle 7.23, ma il risparmio di consumi e luce elettrica sarebbe comunque maggiore visto che alle cinque di pomeriggio la gran parte delle attività lavorative è ancora in pieno svolgimento. Eseguendo un calcolo approssimativo, ipotizzando che nel periodo in cui vige l’ora solare si applicasse l’ora legale (30 ottobre - 26 marzo, per un totale 147 giorni), si acquisterebbe un’ora di luce naturale al giorno in più, per un totale di 147 ore. Considerati gli attuali prezzi, determinerebbe nel nostro Paese risparmi sui consumi di energia ipotizzabili in 2,7 miliardi di euro per il 2023.
Mantenere l’ora legale potrebbe aiutare a scongiurare tutte quelle misure pratiche di emergenza, come la riduzione degli orari di lavoro, lo spegnimento anticipato e l’accensione posticipata dell’illuminazione e, nei casi peggiori, gli eventuali distacchi che le imprese potrebbero trovarsi costrette ad attuare per tamponare le criticità della situazione.
Mantenere l’ora legale farebbe risparmiare quasi tre miliardi di euro nel 2023 sui consumi dell’elettricità. Non è una novità l’idea che evitare di tornare all’ora solare sarebbe un vantaggio in termini di risparmio energetico, ma abbiamo fatto due conti ...
Questo contenuto è riservato agli utenti premium
Sei già abbonato? Effettua l'accesso
Abbonati adesso, basta 1 click!
Solo 0,70€/mese