Orrore nel napoletano: 43 lavoratori in nero segregati e senza bagno: arrestato imprenditore
Blitz dei nas a Melito. Tra loro c'erano due minorenni e una donna incinta. Il titolare: "Mi scuso"
16-11-2019 | di Redazione

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Un imprenditore di Melito di Napoli è stato arrestato dai Carabinieri del Nas con l'accusa di sfruttamento del lavoro, sequestro di persona e intermediazione illecita. L'uomo, per aggirare i controlli, teneva segregati 43 operai in nero, tutti italiani, tra i quali una donna incinta e due minorenni, per ben sei ore in un locale angusto, privo di servizi igienici e finestre. La struttura si celava dietro una sorta di porta blindata. I militari hanno sequestrato il laboratorio, dove si lavoravano pellami per note griffe di moda.
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L'ispezione, iniziata per verifiche sulla mensa, che in realtà non esisteva, ha consentito di scoprire al lavoro altri 14 operai oltre ai 35 presenti, che verosimilmente l'imprenditore non aveva fatto in tempo a nascondere. I militari hanno sequestrato il laboratorio dove si lavoravano pellami per note griffe di moda, contenente attrezzature per circa 2,5 milioni di euro e comminato sanzioni per 600mila euro. "Ho sbagliato", avrebbe detto l'imprenditore ai militari. L'arresto, ai domiciliari, è stato chiesto dalla Procura di Napoli Nord e convalidato dal gip.
"Ho sbagliato": sono le uniche parole che l'imprenditore di Melito d, arrestato, tra l'altro, per sequestro di persona, è riuscito a dire ai militari del Nas.
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