Orti a conduzione femminile in Senegal: il successo di Ubuntu
Giovani studenti di Yaridakhar e del “Leopardi” di Torre Annunziata a lavoro per un giardino sostenibile
31-05-2019 | di Titti D'Amelio

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Continua il progetto “Usine des Femmes de Yaridakhar”, capitanato dall’associazione promotrice, “Ubuntu” che da anni si batte per la tutela dei diritti umani e per la promozione culturale e integrazione degli immigrati e dei rom. L’associazione Ubuntu nell’ambito del concorso nazionale “Amico”, è riuscita a realizzare la proposta progettuale indicata, ovvero la realizzazione di orti a conduzione femminile per la coltivazione di cerali e legumi autoctoni a Yaridakhar, nella Regione di Louga, nel Nord Ovest del Senegal.
L’iniziativa, finanziata da International Organization for Migration, ha visto coinvolti l’associazione Slow Food Vesuvio, il comune di Torre Annunziata, il Consolato del Senegal a Napoli, l’Ecole elementare de Yaridakhar e l’ I.C. Leopardi di Torre Annunziata che ha realizzato con i propri ragazzi un orto sostenibile nel giardino della scuola oplontina presso la sede di via Murat.
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Stamattina infatti nei locali della scuola si è tenuta una diretta via web tra gli alunni della scuola torrese e gli alunni della scuola del villaggio africano di Yaridakhar. A fare gli onori di casa, coadiuvato da Ndemba Dieng originario del Senegal ma da anni in Italia, la dirigente Antonella d’Urzo, che ha salutato i maestri e i piccoli allievi d’oltreoceano. Poi la parola passa ai ragazzi oplontini, accompagnati in questo progetto dalla professoresse Carla Albano, Tina Scognamiglio e Danila Nasti. Gli studenti, visibilmente emozionati, hanno scambiato rigorosamente in francese domande e curiosità con i loro compagni senegalesi.
Poi il collegamento si è spostato per entrambe le scolaresche nei rispettivi orti, quello torrese coadiuvato dall’agronomo dottor Francesco Ranieri e dal personale ausiliario della scuola.
“Siamo contente di come stia andando la nostra collaborazione – hanno spiegato Silvana Langella, presidente di Ubuntu e la preside Antonella d’Urzo - certe di proseguire anche in futuro questo partenariato. Viviamo in una città difficile ma eventi come questo ci dimostrano che la passione e la dedizione non possono portare altro che buoni frutti”.
