Lo stadio avanzato del cheratocono aveva ormai compromesso la vista della 25enne di Castellammare di Stabia, ricoverata presso il reparto di oculistica diretto dal dottor Marco Verolino dell’ospedale di Boscotrecase. Nel corso della mattinata di domenica l’ingresso in sala operatoria attesa dall’equipe di oculistica supportata dagli anestesisti diretti dal dottor Emilio Di Caterino.

Poi, l’intervento che ha definitivamente scongiurato la perforazione corneale e la conseguente perdita della vista. L’operazione condotta da Verolino è stata eseguita con una modalità chirurgica innovativa. Un trapianto di cornea lamellare, tecnica di ultima generazione mininvasiva che consente la sostituzione subtotale della cornea ammalata riducendo al minimo le possibilità di rigetto.

“A differenza del trapianto tradizionale che prevede l’asportazione dell'intera cornea del paziente ricevente - spiega lo stesso primario Verolino - la chirurgia cosiddetta lamellare consente la sostituzione selettiva dello strato corneale patologico. Quindi, a seconda del tipo di paziente e di patologia, viene sostituita solo la parte di tessuto patologico, lasciando la restante parte di cornea sana”.

Tale approccio è indicato quando il cheratocono raggiunge uno stadio avanzato non controllabile con terapie come il cross-linking (blocco dell’avanzamento del cheratocono ai primi stadi della malattia) rappresentando l'unica soluzione per mettere in sicurezza l'organo della vista. “L'ospedale di Boscotrecase diretto da Giuseppe Lombardi - afferma il direttore generale Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo - è un polo di eccellenza anche per la cura delle patologie oculistiche. Attualmente la struttura ospedaliera è in fase di riorganizzazione in vista dell’apertura di nuovi reparti ad alta tecnologia. La volontà resta quella di garantire la migliore assistenza possibile ai cittadini.

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