Ospedale di Boscotrecase, il dibattito PD tra critiche e prospettive
L’iniziativa nella sede Dem ha visto la partecipazione dei consiglieri regionali Casillo e Topo
09-04-2016 | di Raffaele Perrotta
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Rabbia e rancore per “non aver evitato che il reparto di maternità chiudesse”. È quanto hanno esternato ieri diverse decine di donne che hanno partecipato alla riunione, all’interno della sede PD di Torre Annunziata, con la presenza dei consiglieri regionali Mario Casillo e Lello Topo. Il summit per fare il punto della situazione sul nosocomio di Boscotrecase.
Quella di venerdì 8 aprile segue l’iniziativa in piazza Cesaro del giorno prima dove un centinaio di persone si sono radunate per manifestare il dissenso alla decisione presa dal governatore De Luca e dai commissari dell’Asl Polimeni e Costantini. Il 20 aprile chiuderà definitivamente il reparto di ginecologia ed ostetricia che, già da inizio mese, non accetta più ricoveri programmati. Inoltre, nei giorni scorsi, i sindacati hanno esortato gli infermieri del piano a fare domanda volontaria di trasferimento in altra sede, “più vicino casa”.
Boscotrecase in lutto: morto il ragioniere Alberto Accardo
E’ stato docente al “Graziani di Torre Annunziata: aveva 75 anni
“Sfatiamo un dubbio: il Sant’Anna-Madonna della Neve resterà aperto”. Prova a mettere un punto alle critiche Lello Topo, presidente della commissione regionale Sanità. “In questo ospedale – ha continuato dalla sede Dem oplontina, ripetendo quanto aveva anticipato al nostro giornale – investiremo 12 milioni di euro per migliorare i servizi nella direzione di maggiore qualità e sicurezza”.
Pioggia di critiche sui dirigenti Democratici proprio dalle tante donne che erano accorse ad assistere al dibattito. Momenti concitati che, in alcuni casi, non hanno permesso neppure di sentire quanto veniva detto, a causa anche della mancanza di un impianto di amplificazione.
Il capogruppo in Regione del PD, Mario Casillo, ha ribattuto diverse obiezioni mosse dicendo che “i problemi esistono ma sono quelli che ereditiamo da 5 anni di governo (di Caldoro, ndr.) dove i posti letto sono scesi drammaticamente. Dai 1100 posti che aveva la nostra Asl, oggi ne abbiamo meno di 700. La stessa sorte al nosocomio boschese dove da 169 posti si è passati a meno di 100”.
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"