Ospedale di Boscotrecase, una raccolta firme per scongiurare la chiusura della maternità
L’iniziativa partita da Torre Annunziata si è estesa in tutto il territorio vesuviano. “Proviamo ad evitare questa decisione”
30-03-2016 | di Raffaele Perrotta
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Una raccolta firme da depositare alla Regione contro la chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale di Boscotrecase. È quanto stanno mettendo in piedi il gruppo politico di Torre Annunziata, Nuovo Centro, insieme ad associazioni e cittadini, per scongiurare la decisione che prevede l’interruzione di tutti i servizi legati alla maternità nel nosocomio boschese. Data ultima, dovrebbe essere, il 20 aprile.
“La scelta scellerata fa leva su un criterio meramente numerico che, in realtà, non tiene conto delle dimensioni del reparto”. A tuonare contro l’ultimatum del commissario straordinario, Antonietta Costantini, sono i consiglieri Ossame, Pallonetto ed Anzalone. Secondo i tre, “in media, a Boscotrecase, si eseguono più parti che a Castellammare e Vico Equense”. Stando ai numeri, quanto sostengono gli amministratori oplontini non è sbagliato. Nel Sant’Anna-Madonna della Neve ci sono stati, l’ultimo anno, 330 parti, “pur avendo solo 9 posti letto”, a fronte dei 500 per scongiurare la chiusura del reparto. Al San Leonardo e al De Luca e Rossano sono nati, rispettivamente, 810 ed 800 bimbi, con 27 posti letto per ciascun ospedale. Ovvero, una media del 20 per cento di nascite in più, per ogni letto, nel nosocomio ai piedi del Vesuvio.
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Ma non è tutto. La chiusura di Boscotrecase dirotterebbe tutte le partorienti a Castellammare di Stabia, Nola o Vico Equense. “Riprendendo un’altra casistica clinica – sostengono – una donna con distacco di placenta ha in media 10-15 minuti per andare all’ospedale salvando se stessa ed il suo feto. Se dal vesuviano è difficile correre verso il San Leonardo, per gli altri due ospedali è a dir poco impossibile nei tempi ristretti”.
Di qui l’appello dei tre consiglieri “ai rappresentanti sovracomunali del territorio affinché riescano a prendere un impegno concreto per salvare la struttura”. Il riferimento è ai senatori Langella e Falanga ed al consigliere regionale Casillo.
Intanto, domani 31 marzo alle 12, il presidente della commissione regionale sanità, Lello Topo, parteciperà ad un tavolo con i sindaci del territorio a Torre Annunziata. Non è, invece, confermata la presenza del commissario Costantini.
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