“Da mesi che va avanti questa storia. I pazienti traumatizzati vengono qui, anche se ho disposto il blocco dei ricoveri. Su una ricettività di 16 ricoverati ne ospitiamo oltre 40”. Il direttore sanitario dell’ospedale di Boscotrecase, Nicola Vitiello, non nasconde affatto le difficoltà che ha il nosocomio Sant’Anna e Madonna della Neve. “Nonostante le carenze di personale e strutturali, abbiamo impegnato posti letto in eccedenza ed i tempi per le operazioni in ortopedia sono inferiori a molte altre strutture della Campania”.

In effetti, statistiche alla mano, il reparto di ortopedia dell’ospedale vesuviano è tra i primi 100 in Italia per numero di operazioni. A dirlo è l’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, un ente del Ministero della Salute che piazza l’ospedale locale all’ottantesimo posto su 1023 strutture pubbliche, quarto in Campania.

I deficit dell’ospedale “si ripercuotono, purtroppo, sui pazienti, allungando per alcuni i normali tempi per le operazioni chirurgiche. Inoltre – evidenzia Vitiello – ciò crea un forte stress da lavoro anche tra personale medico e paramedico. Bisognerebbe riflettere sui trasferimenti di personale verso i distretti, dove c’è meno lavoro ed ancor meno stress”.

A far da eco al Direttore Sanitario è il dottor Gaetano Sannino, primario di ortopedia. “Qui vengono persone in sovrannumero – afferma Sannino – nonostante il blocco disposto dal direttore. Per questo motivo si crea disservizio. La colpa è di chi ha fatto una programmazione sbagliata. Hanno pensato che per rientrare dal deficit occorreva tagliere posti letto ma non hanno pensato agli ammalati”.

TAC ED EMODINAMICA. Sebbene le difficoltà siano evidenti, il direttore Vitiello ha assicurato che presto la Tac entrerà in funzione. “Ad inizio febbraio verrà finalmente attivata la Tac e poco dopo anche la sala emodinamica. Per un infarto sarà possibile ricevere le cure anche qui, evitando corse verso Napoli che, purtroppo, spesso si rivelano inutili. C’è bisogno, però, di ulteriori risorse umane”.

L’ABBANDONO INTORNO. L’immagine dell’ospedale di Boscotrecase è quella di una struttura abbandonata dalle istituzioni locali. Vie di accesso sconnesse, terre incolte intorno e persino una rotonda che non si riesce ad ultimare. A questo, la beffa di un’imprenditoria inesistente. Un esempio: per un caffè che non sia quello del distributore occorre camminare a piedi più di 20 minuti lungo una strada che ad inizio anno era ricoperta di neve e neppure le ambulanze erano riuscite a percorrere.

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