La città e le sue bellezze hanno avuto un ampio spazio sulla tv pubblica e abbiamo fatto un bel figurone Sicuramente in città si registrerà un aumento di presenze. Immaginiamo però un gruppo di visitatori che dopo aver visto quelle immagini decidono di mettersi in vesuviana e di venire ad Oplontis. Tra di loro c'è anche Antonio, un immaginario portatore di handicap in carrozzina. Appena svoltato via Sepolcri la prima sorpresa: il nostro gruppo ed Antonio troveranno i marciapiedi occupati da auto in sosta (cambiano i modelli, i colori e i trasgressori ma le macchine in quel punto non mancano mai!) e saranno costretti a superare l'ostacolo scendendo lungo la strada rischiando di essere investiti dalle auto.

Superato l'incrocio i nostri trovano un altro impedimento: una barriera di paletti anti-scooter messi a difesa dei pedoni dalle scorribande dei pirati su due ruote. Antonio deve lasciare il gruppo ed è costretto a tornare indietro per arrivare alle strisce pedonali e passare sul marciapiede opposto. C'è da chiedersi perché mai quei paletti siano stati installati in quel punto distante dove, dopo aver provato inutilmente a passarci, Antonio è poi costretto a tornare indietro? Non sarebbe stato meglio disporre quella barriera architettonica (meglio sarebbe se non ci fosse e non ce ne fosse bisogno) nei pressi delle rampe dei marciapiedi, vicino alle strisce pedonali?

Parliamo di piccole cose, non di genialità, non servono architetti e ingegneri ma soltanto l'uso del buon senso e la capacità di mettersi nei panni dei più deboli. Al termine di tutto questo un consiglio ai gestori delle attività commerciali: lasciate spazio ai gruppi di visitatori e lasciate spazio ai tanti Antonio, disponendo il materiale pubblicitario ai lati del marciapiede ed evitate che vi parcheggino auto e scooter. Siate voi stessi "vigili urbani" lungo il percorso e richiamate al dovere i vostri colleghi un po' più sciatti.

Al sindaco Giosue Starita, per prima, e poi ai gestori, ai Vigili Urbani e ai cittadini tutti va principalmente il compito di offrire l'immagine di città bella e gentile, solare, ben disposta all'accoglienza. Abbiamo da oggi il dovere di offrire la stessa immagine offerta con il TGR Itinerante. Bisogna lavorarci da subito. Al bando le improvvisazioni, fossero anche quelle, piccole, di paletti installati a testa di rapa, e da spostare, ma che purtroppo lasceranno ferite nella pavimentazione. Se ci è piaciuta la bici del TG3, beh, allora pedaliamo!

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