È comparso in città e su tantissime bacheche social. Riporta il messaggio che il sindaco di Pompei, Nando Uliano, ha dedicato ai bimbi ed ai giovani della cittadina mariana che iniziano o continuano la loro vita da studenti. Un pensiero, quello del primo cittadino, di un forte impatto visivo molto caloroso. Peccato che l’abbia copiato.

È la ‘scoperta’ che ha fatto la consigliere Maria Padulosi che ha espresso “lo sdegno, non tanto per l’uso che si è fatto della materia intellettuale altrui, quanto per la mistificazione. Quelle parole belle e appassionate sono un plagio”. Di qui l’elenco dei due siti che Uliano si è affannato a cercare e da cui ha attinto, parola per parola, quelle frasi rivolte ai ragazzi pompeiani. Per la parte centrale ha usato un vecchio saluto agli studenti del Presidente della regione Umbria, Catiuscia Marini, datato 10 settembre 2011 (qui il link). I saluti iniziali e gli auguri finali, invece, li ha copiati da una lettera scritta da Elena Bernabè, responsabile della redazione del sito ‘Eticamente’ (qui il link).

“Attraverso quello scritto – continua Padulosi – si veicola un falso messaggio, in cui il sottoscrittore appare anche il profondo, sensibile, attento, abile autore e si prende un merito non suo. Ma questa non è una novità”. Di qui, poi, il lungo elenco che l’esponente di opposizione recrimina come altri esempi della “stagione di simulazione, inaugurata un anno fa, rappresentando una falsa o parziale realtà”.

“Proclama di combattere la corruzione attraverso la rotazione dei dirigenti, ma non dice che si è trattato solo di applicare la legge 190/2012, che impone agli enti di procedere in questo modo”. Ancora. “Quando si inaugura la scuola Salvo D’Acquisto, o i lavori di avvio della antica chiesetta di Civita Giuliana, non dice che il seme è stato piantato, coltivato e curato dalla precedente amministrazione e che l’attuale ne ha solo raccolto i frutti”. O, “quando si giustifica l’attuale inerzia della azione politica e amministrativa con lo stato di indebitamento delle casse comunali, ma non riconosce la totale incapacità a intercettare fondi pubblici per la conservazione, il risanamento e la promozione del territorio”.

Infine, conclude Padulosi, “quando si elencano i problemi atavici della città ma ci si dimentica che compito di chi la governa è cercare soluzioni”.

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