Torre Annunziata. La 'pagina storica' va chiusa in fretta, nonostante il meteo. Il capitolo sgombero va ultimato, perchè continua a far discutere, sollevando proteste, critiche e polemiche trasversali. Per questo il Comune accellera a Palazzo Fienga, mettendo a disposizione delle 25 famiglie che hanno ancora mobili lì, nella roccaforte dei 'Gionta', una quarta ditta di traslochi. Anche oggi il Palazzo è presidiato dalle forze dell'ordine, 5 giorni dopo l'imponente operazione che all'alba ultimò il "diktat" della Prefettura e della DDA di Napoli. I traslochi da finire, direzione via Tagliamonte, via Isonzo o Pompei (dove per vitto e alloggio in albergo, Palazzo Criscuolo paga 67 euro al giorno per ogni sgomberato, ndr) inevitabilmente fanno slittare pure l'ultimo atto: la chiusura definitiva del portone principale di Palazzo Fienga. Il grosso cancello in acciaio sarà montato forse solo nel week-end. La tempistica, infatti, è imposta proprio dai traslochi in corso.

SGOMBERATI IN CERCA DI CASA. Otto delle 55 famiglie sgomberate sono ora nei box di via Tagliamonte. Tre, invece, quelle già ospitate nella scuola di via Isonzo. Ma il disagio cresce ed una delegazione di sfrattati ha chiesto ieri al Comune, nell'incontro avuto col sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, l'appoggio delle Istituzioni per trovare una vera casa. Il primo cittadino si è detto disposto a studiare "forme di accompagnamento, vicinanza e solidarietà". Il tutto dovrebbe tradursi in uno speciale bando pubblico, rivolto ai proprietari di case sfitte da concedere poi in locazione, a prezzi ridotti, data l'emergenza.

LUNEDI', ALTRO INCONTRO AL COMUNE Se ne saprà di più lunedì prossimo, giorno in cui la delegazione protagonista solo ieri sarà di nuovo ricevuta da Starita, a Palazzo Criscuolo. Il Comune di Torre Annunziata, molto probabilmente, chiederà nel bando pure la disponibilità di case libere in città confinanti.

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