TORRE ANNUNZIATA. “Mancati lavori contro il pericolo di crollo” e “inosservanza dell’ultimo ordine di sgombero” del 2014 (il sesto scritto in 30 anni dal Comune di Torre Annunziata): alla sbarra in 78, anche chi era un killer scelto. Partirà nel marzo 2017, a due anni dalla liberazione di Palazzo Fienga, il maxi-processo contro i proprietari di uno o più appartamenti nell’ex fortino del clan Gionta, ridotto a semplice edificio murato a chiusura di due inchieste parallele della Procura di Torre Annunziata e della Dda di Napoli.

IL PROCESSO. Nessuna archiviazione: accolta in toto la richiesta di rinvio a giudizio, formulata dai pm Emilio Prisco e Sergio Raimondi. Ben 78 gli imputati che compariranno dinanzi al giudice del Tribunale di Torre Annunziata. Per l’accusa, i proprietari di case nel fortino sgomberato prima non avrebbero effettuato i lavori necessari per evitare eventuali crolli; poi non avrebbero osservato le 6 ordinanze di sgombero, emesse fin dagli anni ‘80 dal Comune per motivi di sicurezza. Secondo l’Antimafia, Palazzo Fienga era “incompatibile col soggiorno degli esseri umani”.

I NOMI. Tra i 78 a processo anche alcuni elementi di spicco del clan Gionta, come i killer scelti Giovanni Iapicca (alias “rangitiello”) e Liberato Guarro “Balduccio”. Alla sbarra nel 2017 anche Eduardo Venerando, Andrea Cirillo “’o sciacallo” e Pasqualina Apuzzo, suocera del “boss poeta” Aldo (è la madre della moglie, Annunziata Caso). E ancora diversi pregiudicati affiliati, tra cui membri delle famiglie Paduano e Carpentieri.

LO SGOMBERO. Il covo di via Bertone fu sgomberato all’alba del 15 gennaio 2015 (vedi foto). Lo sgombero ha riguardato un mega complesso immobiliare su tre strade (anche via Castello e via D'Alagno): 42 nuclei familiari – per un totale di 193 persone – che occupavano 63 appartamenti, mentre 36 abitazioni non erano occupate; infine c'erano altri 17 locali non abitativi. Il doppio sequestro del Palazzo (la cui custodia è affidata al sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita) ha rappresentato il primo passo che condurrà probabilmente alla sua confisca.


Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"