Torre Annunziata. "Abbiamo gestito con equilibrio e garbo un'emergenza dal carattere nazionale". Questo il commento rilasciato, intorno alle 10, da Giosuè Starita, il sindaco di Torre Annunziata che anche oggi, da Palazzo Criscuolo, attendeva lo scoccare dell'ennesima "ora X" legata allo sgombero di Palazzo Fienga (l'ex fortino dei Gionta "liberato" lo scorso 15 gennaio). Sono appunto le dieci quando 32 persone, sistemate da più di un mese all'hotel 4 stelle "Palma", di via Piave a Pompei, consegnano le chiavi delle loro stanze, lasciando definitivamente l'albergo. In hotel resta una sola famiglia. Per le altre il tempo è scaduto, anche perchè il Comune non ha più soldi per garantire vitto e alloggio a 32 persone a 65 euro al giorno.

Solo per la messa in sicurezza di Palazzo Fienga, infatti, l'Ente torrese ha già sborsato 130mila euro. "Quelle però sono spese di Giustizia - sottolinea Starita - che il Ministero provvederà a rimborsare". La gestione dell'intera emergenza, invece, tra traslochi, lavori per gli altri alloggi temporanei nei box di via Tagliamonte o alla scuola di via Isonzo, e vari "extra" connessi, è finora costata circa 350mila euro. Le già povere casse del Comune, insomma, non ne possono proprio più.

SOLUZIONI ALTERNATIVE L'unica strada concreta resta quella di aiutare le famiglie sfrattate a trovare una vera casa. Ad oggi, anche grazie all'intermediazione delle Politiche Sociali, sono però solo 6 i contratti di affitto pronti ad essere firmati. "Anche perchè - racconta Marco, 'sgomberato' che ha appena trovato casa in vico S.Gennaro - tutti gli annunci 'fittasi' quasi per magia sono diventati 'vendesi'". Una speculazione bella e buona, insomma. Un'altra gatta da pelare per l'Amministrazione, che ha garantito ulteriore assistenza economica a chiunque trovasse casa: trasloco, attacco di luce ed acqua, fino ad una quota parte dell'affitto per almeno 6 mesi. Basterà portare copia firmata del contratto. Chi non riuscisse nell'impresa, continuerà invece a vivere a scuola o nei box.

UNA DELIBERA AD HOC Gli altri fondi, per l'ultima parte dell'emergenza, potrebbero giungere da una delibera specifica, pare già allo studio in Giunta. Una sorta di provvedimento tampone, sullo stile di quello adottato ai tempi dell'ex sindaco di Torre Annunziata, Francesco Maria Cucolo, per 'assistere' i terremotati che occuparono per anni la scuola di via Gambardella.  

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