Durante la conferenza stampa relativa al progetto di assegnazione e riqualificazione di “Villa Cesarano”, bene confiscato alla camorra, l’attenzione è stata rivolta anche al futuro di Palazzo Fienga, altro bene per il quale la comunità cittadina attende la sua restituzione.

Prossimamente la progettualità relativa allo stabile e già in possesso del Ministero dell’Interno sarà, a Roma, oggetto di discussione.

A porre, per primo, l’attenzione sul tema è stato il primo cittadino Vincenzo Ascione. “C’è un altro bene che deve essere riutilizzato e restituito alla città. Palazzo Fienga”

Anche l’assessore al patrimonio con delega ai beni confiscati, Emanuela Cirillo ha insistito su questo argomento. “Vogliamo restituire alla città un altro suo pezzo (Palazzo Fienga)”.

Su questo delicato tema è intervenuto anche il prefetto di Napoli Marco Valentini che ha evidenziato tutto l’impegno delle istituzioni per la definitiva “liberazione “del bene “Abbiamo accelerato tutte le procedure perché questo cantiere parta quanto prima. Siamo convinti che nell’arco di pochi mesi avremo la soddisfazione di restituire anche questo bene alla città”

Il prefetto ha, quindi, concluso con un messaggio forte di impegno e speranza “Palazzo Fienga è un imperativo per noi. Diventerà un punto di riferimento della legalità e della sicurezza a Torre Annunziata”.

Sulla stessa linea anche Bruno Corda, neo direttore dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati, alla prima uscita pubblica. “In questo momento stiamo conclundedo una seire di aspetti di carattere tecnico. Ma è un obiettivo che ci siamo posti e che sarà realizzato in tempi brevi”.

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