"A Torre Annunziata in pochi hanno ricordato Maurizio Cerrato. Troppe le finestre ancora chiuse". Paolo Siani è di nuovo intervenuto, dopo la sua visita di ieri in piazza Cesaro a un anno dalla morte del 61enne ammazzato da quattro belve per un parcheggio. 

Il parlamentare del Pd, e fratello del compianto giornalista Giancarlo, ha espresso il proprio pensiero con un post sul suo profilo Facebook. "Ieri, a Torre Annunziata, in Piazza Cesaro eravamo in pochi a ricordare Maurizio Cerrato a un anno dalla barbara uccisione. Ma la presenza del procuratore Fragliasso, che con un ottimo lavoro investigativo è riuscito, insieme ai colleghi della Procura e alle Forze dell’ordine, a portare a processo i responsabili di quel barbaro assassinio, dimostra a tutti, anche a quelli che ieri non erano in piazza, che lo Stato c’è, e che ancora una volta è stato più forte.

Chi sbaglia, paga.  Chi ha provato a distruggere le prove, è stato smascherato. Non è poco. Ma non è stato ancora sufficiente a far sì che le persone si affacciassero a quelle finestre, mentre don Ciro celebrava la messa, o venissero a sedersi a fianco di Tania, la vedova di Maurizio, senza paura e fiere di stare dalla parte giusta.

Il lavoro è lungo ma non si parte da zero. E la presenza del direttore generale del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha illuminato la strada, indicando la traiettoria da seguire per far prendere forza e coraggio ai cittadini onesti di Torre Annunziata: il bello e la cultura".

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