Ancora caos nei pressi del Tribunale a causa della questione parcheggi. Dopo le polemiche delle ultime ore in seguito al mancato rinnovo della concessione alla società Servizi e Parcheggi srl, ad alzare la voce adesso sono i residenti di via Avallone, che da settimane sono diventati quasi prigionieri in casa propria. Nei giorni scorsi infatti alcune famiglie hanno protocollato al Comune una lettera in cui chiedono di accedere agli atti con i quali è stata concessa l’attività di sosta. Al centro della querelle la particella 490 del Comune, area che comprende sia un terreno dove vengono parcheggiate le auto, sia il viale che conduce agli edifici abitati.

“Sono mesi oramai – denunciano alcuni residenti – che siamo costretti a subire l’atteggiamento di individui che, in virtù di un permesso provvisorio (scaduto il 13 novembre, ndr) si sono autodefiniti i nuovi proprietari del viale che conduce alle nostre abitazioni. La nostra era una comunità tranquilla fino a poco tempo fa, dove c’era una convivenza fatta di pacifico e reciproco rispetto. Una serenità persa con un’attività di parcheggio selvaggio subentrata nel quartiere in maniera violenta ed invadente. Ci rendiamo conto – continuano i residenti – della necessità di un parcheggio per gli operatori del Tribunale, infatti noi non contestiamo l’area parcheggio sull’altro lato della strada ben più ampia. Quello che vogliamo capire è se questa società ha avuto in concessione la particella 490, area che, da atti notarili è stata fornita dai venditori agli acquirenti dell’epoca (circa 50 anni fa), insieme ai terreni su cui poi sono state edificate le attuali abitazioni. A dimostrazione di ciò infatti, ben 33 anni fa è stata installata una sbarra di ferro all’ingresso del viale, a protezione e salvaguardia dell’area. Da quando va avanti questa storia – continuano i residenti – non solo è scomparso il lucchetto della sbarra, ma sono stati spostati sulla strada, arbitrariamente, i cassonetti della differenziata, uno dei quali è stato danneggiato. Vista l’assenza del marciapiedi sono un pericolo sia per gli automobilisti, sia per noi residenti che di sera gettiamo l’immondizia. Ma non finisce qui perché oltre a subire il danno, c’è anche la beffa. Da settimane infatti troviamo sulle nostre auto dei volantini in cui la società concessionaria ci invita e diffida a non sostare nella particella 490. In alcuni casi sono giunte a casa dei proprietari delle fatture e lettere di messa in mora di avvocati che ci intimano di pagare per aver parcheggiato l’auto sotto casa nostra!”.

Vicenda da chiarire per alcuni aspetti: in alcuni casi a inviare le lettere è il legale, socio unico della società “Servizi e Parcheggi srl” che ha sede proprio presso lo studio dell’avvocato a Vico Equense. Sebbene l’amministratore unico sia un'altra persona, nel caso in questione l’avvocato difende gli interessi della società di cui è socio unico. Non solo: quali sono stati i criteri di valutazione per affidare l’incarico ad una società che è stata costituita il 10 marzo di quest’anno, due mesi prima che le venisse affidato la concessione? E perché della vicenda se ne sta occupando con una certa parsimonia un parente di un amministratore di lungo corso? E perché un avvocato che curava gli interessi di una famiglia di residenti, ha convocato i suoi assistiti chiedendo loro di scegliersi un legale non del foro di Torre Annunziata perché ha ricevuto pressioni affinchè “lasciasse stare”?

Una vicenda dai risvolti poco chiari che, volendo fare un parallelo, ricorda quella relativa alla scuola costruita e mai ultimata di via Murat. In quel caso il Comune (era il 1989, ndr) costruì, con i fondi della legge Falcucci, una scuola su un terreno privato (dopo una lunga battaglia legale, nel 2010 la Corte d’Appello di Napoli obbligò il Comune ad un esborso di 500 mila euro in favore degli eredi dei proprietari). Nel caso invece del parcheggio di via Avallone, si tratta, se confermata, di una concessione data dal comune per svolgere l’attività di parcheggio su un terreno che non rientrerebbe nelle disponibilità dell’Amministrazione Comunale. Domande e dubbi che solo con l’accesso agli atti saranno chiariti.

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