Parco del Vesuvio, funziona il patto anti incendi: estate 2022 più sicura
Il presidente Agostino Casillo: 'Sperimentato un modello vincente'
27-10-2022 | di Redazione
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Funziona il patto anti incendi nel Parco del Vesuvio. Ieri sono stati ufficialmente presentati i risultati della campagna antincendio boschivi 2022 nel Parco Nazionale del Vesuvio, ottenuti grazie ai dispositivi messi in campo ed alla collaborazione di tutte le istituzioni competenti: Regione Campania, Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Città Metropolitana, Direzione Regionale Vigili del Fuoco Campania e Comando provinciale di Napoli, Carabinieri Forestali Reparto Parco Nazionale del Vesuvio – reparto Biodiversità, Protezioni Civili dei comuni del Parco.
Anche nel 2022 dai primi giorni di Luglio fino a tutto Settembre sono stati allestiti 2 presidi in area Parco, a Terzigno (presso sito SAPNA, ex SARi2) e ad Ercolano (Reale Osservatorio Vesuviano), con due squadre di VVF da 5 unità equipaggiate con autobotte e Jeep con serbatoi blitz da 500 per il pronto intervento anche in aree di difficile accesso. La presenza dei VVF in area Parco ha consentito di ridurre i tempi di intervento, generalmente entro mezz'ora dalle prime segnalazioni. Gli interventi dei VVF non si sono limitati soltanto entro i confini del Parco, in qualche caso sono intervenuti anche in quelle parti di territorio comunale fuori Parco. L'opera dei vigili del fuoco non si è limitata solo agli interventi di contrasto agli incendi ma anche alla vigilanza ed al controllo lungo le strade di accesso al parco, e alle principali strade vicinali.
I dati, per il quinto anno, consolidano il trend positivo del 2021 confermando e consolidando che la sinergia istituzionale messa in atto rappresenta una buona pratica che ha dato i frutti sperati, abbattendo drasticamente il fenomeno degli incendi boschivi sul territorio del Parco Nazionale del Vesuvio.
In tutto il periodo di massimo rischio si sono verificati soltanto 12 incendi boschivi, di cui 9 solo nel comune di Somma Vesuviana, per un totale di 23 ettari (fonte Protezione Civile della Regione Campania). Ci sono stati 8 interventi aerei.
Gli incendi hanno interessato principalmente i comuni di Somma Vesuviana, Terzigno e Pollena Trocchia.
Numeri che confermano il positivo apporto dei due presidi fissi in area parco, che diminuendo i tempi di intervento hanno ridotto fortemente le superfici bruciate.
Alla presentazione hanno preso parte: i Vertici Istituzionali dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, della Regione Campania- Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri Forestali reparto Parco Nazionale del Vesuvio.
Importante è stato, ancora una volta, l’apporto dei Carabinieri Forestali – Reparto Parco Nazionale del Vesuvio che si occupano del controllo del, territorio anche attraverso l’utilizzo dell’impianto di videosorveglianza realizzato dall’Ente Parco. Con loro si è fatto il punto della situazione sull’aspetto del controllo del territorio e della repressione del fenomeno.
Infine, durante l’evento, sono state illustrate le nuove proposte progettuali per la campagna antincendio della prossima stagione 2023, che punteranno ad un ulteriore investimento in tecnologia da parte dell’Ente Parco con un progetto di monitoraggio dinamico della pericolosità finanziato dal Ministero dell’Ambiente.
Nel 2022 si è ulteriormente consolidato la collaborazione con la Protezione Civile e con le sue articolazioni territoriali riconosciute.
Anche dal punto di vista della comunicazione e sensibilizzazione si è proseguiti nel solco di quanto messo in campo negli anni precedenti. Infatti, le campagne di sensibilizzazione e la maggiore informazione dei cittadini, che hanno fatto crescere la collaborazione con le istituzioni nel contrasto al fenomeno degli incendi.
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Nel corso dell’incontro è stato illustrato, infine, un progetto sperimentale sulle attività di ricerca e previsione in difesa dagli incendi boschivi finanziato dal Ministero della Transizione ecologica con programma “Parchi per il clima” Annualità 2020.
Il progetto prevede lo studio e la osservazione delle aree a maggior rischio di incendio basato sull'interpretazione di ortofoto satellitari con cadenza quindicinale con l'incontro di dati a terra ricavati dall'uso di sensori che misurano l'aridità dei suoli in una certa area confrontandoli anche con dati e parametri meteorologici quali pioggia, umidità, pressione, temperatura, assolazione etc.,).
In tal modo si riesce a comprendere quali parti di territorio protetto sono a maggior rischio incendi.
Il progetto promosso dal Parco è condotto dal CUGRI (consorzio universitario per i grandi rischio di dell'Università Federico II di Napoli e Università di Salerno.
“Il modello sperimentato nel Parco Nazionale del Vesuvio basato sulla stretta e organica collaborazione con i Vigili del Fuoco - dichiara il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio Agostino Casillo – può considerarsi ormai vincente. Questo modello è ormai seguito da tante istituzioni che sono in prima linea nella lotta agli incendi boschivi. La tempestività degli interventi e il presidio del territorio con operatori esperti e professionalmente preparati – aggiunge il Commissario Straordinario – sono l’arma vincente contro gli incendi. I dati della campagna AIB 2022 confermano il trend positivo iniziato nel 2018 e ci incoraggiano a continuare in questa direzione.
Sono pienamente soddisfatto dei risultati ottenuti per quest’anno questi, confermano che il lavoro “corale”, che sottende l’impegno di tanti uomini che con il loro operato difendono attivamente il Parco del Vesuvio, ha quasi azzerato gli incendi per il secondo anno consecutivo.
Ovviamente – continua Casillo – questo non vuol dire che abbiamo sconfitto i piromani ma che abbiamo imboccato la strada giusta e per questo siamo già al lavoro per migliorare ed implementare i dispositivi per trovarci ancora una volta pronti alla prossima stagione 2023.”
Intanto – conclude Casillo - abbiamo già avviato, affidando al CUGRI-Università di Salerno e Napoli, la redazione del nuovo Piano AIB, e stanno per partire interventi di forestazione seguendo le linee guida elaborate dall’Università di Agraria finalizzati alla ricostituzione del patrimonio boschivo danneggiato nel 2017.”
“Per l’anno 2022 - dichiara la Dott.ssa Claudia Campobasso - Dirigente Staff della Protezione Civile della Regione Campania – sul fronte incendi, per il Parco Nazionale del Vesuvio il bilancio è sostanzialmente positivo, ciò però non deve farci abbassare la guardia.
Grazie allo stretto coordinamento – ha aggiunto la Dott.ssa Campobasso – con i Vigili del Fuoco e i Carabinieri Forestali del Parco Nazionale del Vesuvio, basato fondamentalmente sulla prevenzione e alla lotta attiva, si sono riusciti a ridurre drasticamente il numero degli incendi boschivi. Questi risultati sono il frutto di un’attività che ci vede impegnati tutto l’anno e non solo nei periodi di massima allerta. I Parchi Nazionali della Campania, Vesuvio e Cilento godono della massima attenzione perché aree di alto pregio naturalistico.
In questi anni - conclude la dott.ssa Campobasso - come Protezione Civile Regionale abbiamo investito molto sulla formazione dei volontari impegnati nella Protezione Civile e va detto che il loro apporto è stato determinate nel raggiungere questi risultati nell’Antincendio Boschivo. Il volontariato rappresenta una risorsa importantissima per queste attività visto anche la loro conoscenza del territorio.
Il percorso di collaborazione con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio – dichiara Emanuele Franculli, Direttore del Comando Regionale della Campania dei Vigili del Fuoco – intrapreso all’indomani del devastante incendio del 2017, con la stagione 2022, ha dato i risultati migliori: gli incendi si sono dimezzati e hanno causato danni quasi irrilevanti al patrimonio boschivo.
Questo grazie alla tempestività degli interventi resi possibili dalla presenza delle due pattuglie che operano nel perimetro del Parco.
Questo risultato va rivendicato come un risultato di un lavoro straordinario fatto sul territorio – aggiunge il Direttore Franculli – parimenti va rivendicato il fatto che si è giunti a questo risultato grazie alla strettissima collaborazione tra tutte le forze in campo.
Non ci si è limitati solo ad intervenire sugli incendi – conclude il Direttore Franculli – ma insieme ai Carabinieri Forestali ed ai volontari delle Protezione Civile si è presidiato il territorio facendo deterrenza, scoraggiando sul nascere comportamenti illegali e quindi prevenendo disastri.
Il Parco Nazionale del Vesuvio rappresenta, per la stagione 2022, un’eccezione in positivo, rispetto al panorama nazionale . Un modello che va implementato e moltiplicato.”
“Il modello AIB Vesuvio – dichiara il Col. Angelo Marciano Comandante del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Vesuvio - è frutto di un lavoro sinergico tra forze diverse applicato al territorio vesuviano tenendo conto delle sue peculiarità.
Sul fronte incendi, il 2016 e 2017 sono stati anni indimenticabili, ma dal 2017 – aggiunge il Col. Marciano – abbiamo iniziato a risalire la china grazie al lavoro che tutti abbiamo messo in campo. Possiamo dire di essere di fronte ad un trend positivo che vede di anno in anno diminuire gli incendi nel territorio del Parco Nazionale del Vesuvio.
Si è consolidata la collaborazione tra tutti gli attori impegnati nel contrasto agli incendi boschivi e tutti hanno fatto il loro dovere.
La stagione AIB 2022 è partita tra mille preoccupazioni– conclude il Col. Marciano - dovuti alla siccità alle situazioni climatiche particolarmente calde ma il presidio del territorio, le attività di prevenzione e sensibilizzazione e il ruolo del volontariato hanno dato buoni frutti.
La tendenza mostra che il lavoro intrapreso all’indomani del 2017 sta dando ottimi risultati che si sostanziano in basso numero di incendi registrati.”
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