Visita istituzionale questa mattina presso il Reparto Carabinieri Forestali Parco Nazionale del Vesuvio guidato dal Colonnello Antonio Lamberti del  Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata dott. Nunzio Fragliasso, insieme al Procuratore aggiunto dott. Pierpaolo Filippelli, per visionare la sala di controllo del sistema di videosorveglianza realizzato dall’Ente Parco.

Un’occasione importate per constatare le potenzialità del sistema, finalizzato al controllo e alla sorveglianza del territorio dell’area protetta ed utile strumento di indagine nel contrasto ai reati ambientali. Grazie alle costanti implementazioni attualmente sono operative due sale di controllo che monitorano e gestiscono 42 apparati di ripresa disseminati su tutti i tredici comuni del Parco, di cui 10 telecamere con tecnologica lettura targa, ubicate in punti nevralgici. Nelle prossime settimane l’impianto sarà ulteriormente potenziato con l’installazione un sistema lettore targa e di una videocamera aggiuntivi.

 

“L’attivazione delle sale di controllo del sistema di videosorveglianza realizzato all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio – dichiara il dott. Nunzio Fragliasso, procuratore Capo presso il Tribunale di Torre Annunziata -  è un momento estremamente significativo nell’attività di contrasto ai reati in materia ambientale, in quanto consentirà di operare un controllo in diretta, da parte dei Carabinieri Forestali, dell’area del Parco, in punti strategici, ai fini della più efficace prevenzione e repressione degli scarichi abusivi di rifiuti e degli incendi.”

 

“Siamo stati onorati della visita del Procuratore Capo Fragliasso e del Sostituto Filippelli – ha dichiarato Agostino Casillo Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio - che hanno voluto vedere da vicino il lavoro di realizzazione e gestione di un sistema complesso e tecnologicamente avanzato come quello che abbiamo messo in campo”. Le parole di apprezzamento per quanto abbiamo fatto - continua il Presidente Casillo - sono uno sprone a continuare ad investire sempre di più in sistemi di controllo del territorio. La logica che abbiamo sempre seguito è quella della totale collaborazione e sinergia - conclude Casillo - con le Procure e le forze dell’ordine al fine di contrastare e di prevenire il più possibile i reati ambientali e le aggressioni al nostro inestimabile patrimonio naturalistico e di biodiversità”

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