Parte questa settimana #AmarcordStrillone, la nuova rubrica del nostro giornale. Uno spazio dove passato e presente si incontrano. 
Insieme ai nostri lettori faremo un viaggio nel tempo per scoprire cos’è cambiato (o non è cambiato) nella nostra città e nei comuni vesuviani negli ultimi 30 anni.  E perché dall'incontro tra passato e presente possiamo provare a ragionare insieme sul futuro da costruire.

Chi conosce la storia del nostro giornale on line sa che loStrillone.tv, pubblicato nel 2009, è la naturale prosecuzione sul web del periodico “lo Strillone”, fondato nel 1994 e stampato fino al 2008. Una storia quasi trentennale che unisce carta stampata e web, analogico e digitale. 

#AmarcordStrillone nasce un po’ per caso. Due settimane fa, riordinando alcuni documenti, ci siamo ritrovati tra le mani una copia de “lo Strillone” del febbraio 1995: in copertina la foto dell’atleta Giovanni Palumbo (Giògiò), annegato poche settimane prima davanti la spiaggia del Santa Lucia. Un po’ per coincidenza, un po’ perché a volte forse il destino fa strani scherzi, abbiamo trovato quella copia nel giorno esatto dell’anniversario della morte. Abbiamo deciso così di condividere con i nostri followers su Facebook quell’articolo dedicato a Giògiò del 1995.

Le tantissime reactions e condivisioni ci hanno dato lo spunto per dare il giusto valore al materiale d’archivio che, riteniamo, sia patrimonio di tutti, e non solo del nostro giornale. E quindi dare nuova vita a quei giornali, riportandoli sui social network.
“Penniniello: quartiere dimenticato” titolava lo Strillone nel febbraio del 1997. Dopo 25 anni purtroppo il titolo è maledettamente attuale. Oppure “Differenziata, obiettivo 50%” titolavamo nel febbraio 2008: obiettivo raggiunto?

#AmarcordStrillone non vuole solo essere uno sguardo rivolto al passato: vuole, soprattutto, essere da stimolo per il futuro. E forse capita nel momento giusto, con la città sospesa in attesa di conoscere il suo futuro dalla relazione della Commissione d’Accesso, proprio come accadde circa 30 anni fa.
Diceva Karl Marx: “La storia si ripropone sempre due volte, la prima come tragedia, la seconda come farsa”. Diamo insieme uno sguardo alla storia per evitare di trasformare Torre Annunziata in una farsa.

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