Germana Chiodi è un'anziana signora di Milano che si dedica da anni a varie attività sociali, con particolare attenzione agli oratori della diocesi del capoluogo lombardo. Tuttavia i più attenti ricorderanno che la signora Chiodi era la storica segretaria di Bernardo Caprotti, fondatore di Esselunga e che, alla morte del patron, avvenuta nel 2017, ereditò ben 75 milioni di euro.

La vicenda ereditaria della famiglia Caprotti, all'epoca, destò molto scalpore ed ebbe grande attenzione mediatica, anche perché la fedele collaboratrice aveva già ricevuto donazioni per 10 milioni di euro e due quadri da 200 mila euro l’uno. L’altra metà dei conti correnti furono distribuiti tra i cinque nipoti. In realtà, già nel 2010 Bernardo aveva dovuto rivedere la prima versione del suo testamento dopo aver cacciato il figlio Giuseppe e interrotto i rapporti con altri familiari. L'imprenditore pertanto nominò eredi universali, in parti uguali, la seconda moglie Giuliana e la loro figlia Marina, mentre i figli del primo matrimonio Giuseppe e Violetta si spartirono il restante 30% di Esselunga e il 45% dell’immobiliare.

In questo modo, il patron di Esselunga impedì ai figli di primo letto di avere la minoranza di blocco sui supermercati. Soprattutto, avendo rispettato la legge di successione, non lasciò appigli a Violetta e Giuseppe di intentare nuove cause. Vi racconto questa storia per aiutarvi a comprendere quanto sia fondamentale organizzare per tempo il passaggio generazionale, tenendo conto sia delle norme del codice civile ma anche dei rapporti affettivi che nel tempo possono nascere o al contrario deteriorarsi: se ben consigliati da professionisti competenti, possiamo dare il giusto peso e riconoscimento a chi in vita ci ha dato affetto, rispetto, dedizione, senza per questo generare "guerre patrimoniali" successive alla nostra scomparsa.

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