Il modello Ercolano ha un nome e un volto, si chiama Angelo Disanto. Proprio a lui è stata consegnata una targa questa mattina, in occasione della passeggiata antiracket organizzata dal comune di Ercolano e alla quale hanno preso parte istituzioni, commercianti e forze dell’Ordine.

Un momento simbolico della lotta alla camorra. Il periodo di Natale, infatti, coincideva con il momento in cui i clan imponevano il pizzo ai commercianti, stritolati prima di prendere coraggio e denunciare.

La manifestazione, organizzata di concerto dal Comune di Ercolano e dall’Associazione Fai Antiracket ha avuto un momento introduttivo nell’aula consiliare. Qui è stata consegnata una targa al maresciallo capo dei carabinieri Angelo Disanto, ora al comando della stazione di Gragnano. Il suo impegno è stato fondamentale nella lotta alla camorra e all’istituzione del “modello Ercolano”.

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“Ringrazio l’Arma dei carabinieri che mi ha dato questa possibilità – ha commentato con orgoglio Angelo Disanto -. E’ il coronamento di tanti anni di lavoro in cui siamo stati vicini ai commercianti. Il risultato ottenuto lo dobbiamo al loro coraggio, frutto di decine e decine di camorristi, ma grazie anche alle associazioni antiracket, alle istituzioni e alla magistratura che ha coordinato il nostro lavoro in maniera ineccepibile”.

Numerosi gli interventi nel corso dell’evento: presente il procuratore Pierpaolo Filippelli, l’assessore regionale alla legalità Mario Morcone, il Console Generale Usa a Napoli Mary Avery, il Tenente Colonnello Pantaleone Grimaldi comandante del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata, l’ex sindaco di Ercolano Nino Daniele, il presidente dei giovani industriali di Napoli Alessandro Di Ruocco e altre autorità civili e militari.

Al termine della cerimonia di consegna, sindaco, assessori e forze dell’Ordine hanno passeggiato lungo Corso Resina, incontrando i commercianti e ricordando loro il successo ottenuto, quello di aver cancellato il pizzo dei clan: “Il modello Ercolano si basa sulla fiducia – ha spiegato il presidente Fai Antiracket Pasquale Del Prete -. Una fiducia che ci ha consentito di avere la forza di reagire. L’importante è che chi ricopre ruoli istituzionali operi nel modo tale da acquistare credibilità e che faccia sentire il cittadino partecipe della vita pubblica. Qui ad Ercolano è stato questo percorso, perché nelle istituzioni abbiamo avuto la massima collaborazione. E il maresciallo Disanto rappresenta la punta dell’iceberg di un uomo, un amico, un carabiniere, un fratello che ci ha guidato e affiancato, condividendo ogni momento. Gliene saremo sempre grati”.

“La legalità per me è il primo parametro da cui partire per immaginare lo sviluppo socio-economico e culturale di un territorio – ha spiegato il presidente dei giovani industriali di Napoli Alessandro Di Ruocco -. Ercolano sa bene che questa rappresenta la condizione sine qua non per sfruttare nel migliore dei modi la grande opportunità che arriverà dal PNRR”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Ciro Buonajuto: “In un momento in cui a Natale la criminalità era tra i negozi a chiedere il pizzo, ora tra i commercianti ci sono le istituzioni e la politica sana. Dobbiamo raccontare ai nostri giovani che il passato di camorra è alle nostre spalle, mentre il futuro di Ercolano sta nel turismo, nella cultura e nella legalità. La giornata di oggi vuole essere da esempio per tutti, che uniti si sconfigge la camorra. Bisogna continuare a denunciare – ha concluso il primo cittadino -, perché la denuncia è l’unico atto che garantisce libertà. Grazie a questo riusciremo ad arrestati i camorristi”.

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