Borse lavoro per pazienti psichiatrici. L'amministrazione di San Giorgio a Cremano, guidata dal sindaco Giorgio Zinno, ha dato il via alla pubblicazione dell'avviso per presentare domanda nell'ambito del progetto sviluppato attraverso l'assessorato ai Servizi Sociali affidato al vicesindaco Giovanni Marino.

Attraverso questo progetto 14 persone affette da malattie psichiatriche avranno l'opportunità di lavorare per 10 mesi presso attività private, ma anche presso l'Ente pubblico, favorendo integrazione e opportunità di crescita.

Per ottenere le borse lavoro è necessario rispondere all'avviso pubblicato sul sito istituzionale: www.e-cremano.it entro le ore 12.00 del 19 dicembre 2016. I richiedenti dovranno avere i seguenti requisiti: età compresa tra i 20  i 60 anni; essere affetti da un disturbo psicotico e/o di personalità; essere residenti nei comuni dell'Ambito 28 (San Giorgio a Cremano e San Sebastiano al Vesuvio); non percepire altre forme di assistenza da parte dei comuni dell'Ambito; essere in condizioni fisiche idonee a svolgere attività lavorative.

Le borse lavoro partiranno nel mese di gennaio 2017. Oltre ai privati, il comune sangiorgese offre la possibilità di impiegare i destinatari nella biblioteca di Villa Bruno e durante il Premio Massimo Troisi, favorendo l'inclusione e promuovendo la loro utilità sociale. Il progetto è stato elaborato sul modello di quello già attuato due anni fa che rappresentò un'esperienza più che positiva per i borsisti e per le loro famiglie.

"Sulla scorta del successo e soprattutto dei risultati personali che ogni paziente ha raggiunto attraverso quest'esperienza lavorativa - spiega Giorgio Zinno - ci siamo adoperati per ridare questa opportunità  ad altre persone che ne hanno bisogno.

L' inserimento lavorativo per i pazienti psichiatrici significa dar loro dignità sociale e creare percorsi formativi e riabilitativi che offrono competenze utili per il loro futuro e autonomia comportamentale e relazionale".

 "San Giorgio a Cremano investe sul sociale per garantire l'integrazione delle fasce disagiate  - conclude Giovanni Marino - con questo progetto utilizziamo il contesto produttivo e lavorativo come luogo di apprendimento e di esperienza , consapevoli che si tratta di interventi terapeutico-riabilitativi ma sviluppati in modi, tempi e luoghi che restituiscono e autostima e inserimento sociale al paziente".

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