C'è un ingegnere, il responsabile amministrativo di un ospedale, studenti e impiegati di aziende private tra le otto persone perquisite oggi dalla Guardia di Finanza su disposizione della Procura di Bari nell'ambito dell'indagine sulla diffusione illecita attraverso Telegram di pdf pirata di giornali e libri. Diversamente da quanto si era precedentemente appreso, delle otto persone perquisite in tutta Italia, due sono formalmente indagate perché ritenute gestori dei canali Telegram.

La posizione delle altre sei sarà valutata dagli inquirenti baresi all'esito dell'analisi dei telefoni smartphone, tablet e pc sequestrati durante le perquisizioni domiciliari. I sei sono risultati intestatari di regolari contratti di abbonamento con i giornali. Stando alle verifiche della Gdf barese, scaricavano le loro copie che poi però venivano illecitamente diffuse su Telegram.

L'inchiesta dovrà accertare a quale titolo i loro file finivano sui canali di pirateria digitale. Le perquisizioni sono state eseguite nel Lazio a Ceccano (Frosinone), in Puglia a Ugento (Lecce) e Bari, in Campania a Napoli, Torre Annunziata e Ceppaloni (Benevento) e nelle Marche ad Ancona. Dopo i due hacker indagati e perquisiti a giugno nell'ambito della stessa inchiesta, salgono così a dieci le persone coinvolte nell'indagine e a quattro quelle formalmente indagate per i reati, a vario titolo contestati, di riciclaggio, ricettazione, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, furto e violazione della legge sul diritto d'autore


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