Pendolari contro Eav: 'Assurdo numero chiuso, garantire viaggio a tutti'
"Obbligo di prenotazione per viaggiare sulle linee vesuviane? È una follia'
05-05-2025 | di Redazione

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Disastro Circum, i pendolari si scagliano contro Eav dopo la proposta di introdurre l'obbligo di prenotazione. "L'ultima trovata fantasiosa di Eav per cercare di mitigare i danni causati da dieci anni di gestione disastrosa sulle linee vesuviane, è una vera provocazione, una bomba lanciata per vedere l'effetto che fa", sostengono i portavoce Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro.
"L'ultima nota denuncia una carenza o precarietà di sicurezza sulle linee vesuviane, un numero irrisorio di treni disponibili, l'obsolescenza della rete, l'incapacità di gestire al meglio le gare per il revamping e l'acquisto di treni nuovi, l'entrata in servizio di quest'ultimi tra il 2026 e il 2027, "sarà pronta l'infrastruttura per ospitarli? " e tante altre cose che sono la prova provata di un fallimento, che sembra dovuto a cause naturali perché questa dirigenza sostiene di aver adoperato al meglio delle sue possibilità, visto che sono stati assegnati i premi di produttività. Lo scandaloso comunicato paventa l'obbligo di prenotazione per viaggiare sulle linee vesuviane o almeno su quella di Sorrento dimenticando che Eav ha l'obbligo di garantire viaggi in sicurezza sulle linee vesuviane sottoscritto con il contratto di servizio! Eav si sottrae da tempo al proprio obbligo e cerca di giocare d'astuzia. Eav è inadempiente, non può chiedere complicità per sottrarsi agli obblighi contrattuali e calpestare i principi costituzionali.
Noi pendolari abbiamo denunciato da anni che questa gestione avrebbe messo a rischio la sopravvivenza stessa delle linee vesuviane, forse oggi si è ancora in tempo per scongiurare la chiusura della ferrovia ma serve un tavolo di concertazione serio, libero da soluzioni preconfezionate con la partecipazione di regione, azienda, oo.ss., città metropolitana, prefettura e pendolari, per trovare una soluzione condivisa che permetta di garantire il servizio in sicurezza fino al 2027 e scongiurare il pericolo di un fermo della circolazione e di una lunga cassa integrazione", protestano i pendolari.
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