"Noi non dimentichiamo". E' questo il messaggio lanciato in marcia dai familiari di Maria D'Ambrosio, la 37enne di Torre Annunziata scomparsa nella notte tra il 12 ed il 13 novembre, all'Ospedale 'S. Anna' di Boscotrecase, partorendo la sua quarta figlia, Francesca Pacifico. Marcia silenziosa ma significativa che, illuminata da cento fiaccole accese sotto la pioggia, riporta al centro dell'attenzione pubblica l'angosciante tema delle 'morti in corsia'. C'erano infatti pure i parenti di Tommasina De Laurentiis ed Eleonora Sacco ieri sera, al fianco della famiglia D'Ambrosio. Tommasina ed Eleonora, altre due giovani mamme dalla vita spezzata troppo presto. Sempre lì, al "S. Anna".

Don Antonio Carbone, lo stesso parroco che ai funerali di Maria e Francesca, nella piccola chiesa del 'Carmine' di via Cavour, tuonò dall'altare contro "malasanità, corruzione e camorra" a Torre Annunziata ("aspettiamo ancora le sue scuse", la piccata replica del direttore sanitario dell'Ospedale di Boscotrecase, Antonio Vitiello), ha benedetto la candela che ha acceso le fiaccole, prima di marciare anche lui, per tutto il tragitto, al fianco di tanti giovani: i compagni di scuola di Rosa ed Anna, le giovani figlie di Maria D'Ambrosio, ad esempio, si chiedono ancora come sia possibile "che qui, a Torre, la gente abbia ormai paura di partorire".

Dopo la sosta in piazza Ernesto Cesaro, il corteo ha concluso la fiaccolata in via Cavour, a due passi dalla villetta di Maria D'Ambrosio dove, il 13 novembre scorso, una coccarda rosa attendeva il suo ritorno dall'Ospedale con la piccola Francesca. Intanto, si attendono ancora i risultati definitivi dell'autopsia disposta dai magistrati sui corpi delle vittime. Risultati che saranno resi noti solo tra un mese.

    

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