Spesso si sente parlare di lasciti solidali o di lasciti testamentari in favore di enti benefici, ma di cosa si tratta esattamente? E a che cosa servono? 

Quando si parla di lasciti testamentari si fa riferimento a delle disposizioni contenute all’interno di un testamento a favore di enti no profit, ovvero organismi che non perseguono fini lucrativi e che vengono finanziati proprio attraverso gesti solidali come un lascito oppure una donazione. 

Come fare un lascito testamentario?

Per fare un lascito con testamento, è sufficiente inserire una specifica disposizione nel proprio testamento. Il primo passo è scegliere l'organizzazione o l’associazione che si desidera sostenere. 

È fondamentale indicare l’ente in modo chiaro e preciso, per evitare qualsiasi ambiguità o contestazione. Questo significa riportare il nome completo dell’organizzazione e, soprattutto, il codice fiscale dell’ente, che ne garantisce l’identificazione univoca. 

Bisogna, poi, specificare la somma o il bene che si intende donare, che può essere una somma di denaro, un immobile, un bene mobile, ecc. Una volta definito ciò che si vuole lasciare in eredità, è importante redigere il testamento secondo le disposizioni di legge. I

n Italia è possibile optare per diverse forme di testamento, tutte aventi il medesimo valore di legge. La forma testamentaria più diffusa è quella olografa. È lo stesso testatore che, in solitudine, scrive su un foglio di carta le sue ultime volontà con penna. 

Altra forma testamentaria piuttosto diffusa è quella pubblica. In questo caso è necessario recarsi di persona dal notaio, alla presenza di due testimoni, e dichiarare al pubblico ufficiale le proprie ultime volontà. 

Infine, esiste anche il testamento segreto il quale rappresenta un compromesso tra la forma olografa e quella pubblica. In questo caso, infatti, il testatore consegna al notaio, dinanzi a due testimoni, una scheda sigillata contenente le sue volontà la quale verrà conservata dal notaio. 

Perché fare un lascito con testamento?

Ci sono molteplici ragioni per le quali disporre un lascito testamentario, tra cui:

  • Garantisce la tutela della propria famiglia: anche disponendo di un lascito a favore di un ente benefico, i propri cari sono sempre tutelati dalla legge. La normativa italiana prevede una quota legittima che garantisce una parte del patrimonio ai familiari stretti, mentre la quota disponibile può essere destinata liberamente a persone o enti, come organizzazioni no profit, permettendo di conciliare responsabilità familiari e impegno sociale;
  • Permette di trasmettere i propri valori e volontà: con un lascito testamentario, si ha la possibilità di lasciare un’eredità che rappresenta i propri valori e ideali. È un modo per garantire che ciò in cui si è creduto durante la vita continui ad avere un impatto anche dopo la propria scomparsa. Questo gesto consente di contribuire al benessere delle generazioni future, sostenendo cause che riflettono i principi di solidarietà, altruismo e giustizia sociale;
  • I lasciti testamentari non sono soggetti a imposte: i lasciti a favore di enti benefici, come associazioni non profit o fondazioni, non sono soggetti a tassazione. Questo significa che l’intero valore del lascito sarà destinato integralmente ai progetti e alle attività dell’organizzazione scelta, senza alcuna decurtazione. È un modo efficiente e privo di costi aggiuntivi per dare un sostegno concreto e duraturo a enti che lavorano per il bene comune.

Il lascito testamentario può essere impugnato dai propri cari?

In molti credono che fare un lascito testamentario possa ledere i diritti spettanti ai parenti più prossimi (i legittimari). In realtà non è così, come già anticipato, il testatore ha la piena libertà di disporre come meglio crede della quota disponibile del suo patrimonio. 

Ciò significa che solo dopo aver attribuito quanto spetta ai legittimari, il testatore può fare uno o più lasciti testamentari senza alcun vincolo di sorta

Chiaramente in caso di vizi del lascito, ad esempio il non aver indicato la somma da lasciare o il destinatario di quest’ultima, gli aventi diritto possono impugnare il legato. È quindi fondamentale prestare molta attenzione quando si scrive un lascito testamentario.

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