E' ancora in carcere l'ex direttore generale del Savoia Felicio Ferraro. Il dirigente calcistico, conosciuto da tutti come 'Chiarugi', è finito in carcere lo scorso 6 ottobre con l'accusa di estorsione. A inchiodarlo le parole del pentito Pietro Izzo, ex sodale dei Gionta poi passato a collaboratore di giustizia. Assieme a lui sono stati coinvolti il fratello Salvatore, alias 'o capitano, già ai domiciliari per incompatibilità sulle sue condizioni di salute, Giuseppe Carpentieri, genero di Valentino Gionta, e Salvatore Palumbo, alias 'o mmaccato. Per loro pende anche l'accusa di associazione a delinquere, da cui è escluso il direttore.

Il gip ha rigettato l'istanza di scarcerazione di Felicio Ferraro, avanzata dai Anselmo D'Agostino e Salvatore Ottobre, ma ha disposto degli accertamenti sullo stato di salute. La difesa chiederà al Riesame l'annullamento della misura nei confronti dell'ex dirigente del Savoia. Ora si attende l'esito, che potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.

Al vaglio le dichiarazioni del pentito, che ha affermato che Felicio Ferraro portava i soldi dei vari presidenti del Savoia che si sono succeduti a Palazzo Fienga, dove viveva anche suo fratello Salvatore. Una situazione, che stando alle affermazioni dei vari collaboratori di giustizia, andava avanti da trent'anni a Torre Annunziata.

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