Deroghe possibili solo per gli spostamenti tra i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti e distanti pochi chilometri l'uno dall'altro, nessuna possibilità di “aprire” alla mobilità all'interno della provincia o tra una città e l'altra.

Il governo ribadisce la necessità di mantenere la linea del rigore in vista di Natale e Capodanno, "due settimane che mi preoccupano e se passa il messaggio 'liberi tutti' ripiomberemo in una fase pericolosa a gennaio e febbraio" ripete il ministro della Salute Roberto Speranza, appoggiato dall'analisi degli scienziati che indica un numero di nuovi casi e un'incidenza "ancora troppo alti".

Come introdurre queste deroghe, però, è ancora un rebus che né a palazzo Chigi né nella maggioranza è stato sciolto e che andrà risolto nelle prossime ore: mercoledì è calendarizzata al Senato una mozione del centro destra che punta a cancellare i divieti ed è evidente che il governo non può arrivare a quella data senza una sua proposta se vuole evitare l'incidente parlamentare, visto anche lo scontro aperto degli ultimi giorni sul Recovery e le divisioni tra i rigoristi e coloro che invece chiedono maggiori aperture.

L'ultima opzione messa sul tavolo è quella di presentare una mozione che impegni il governo a cambiare il decreto, inserendo la possibilità di spostarsi tra i comuni sotto i 5mila abitanti e con un limite di 20 chilometri. Ma in questo caso Conte dovrebbe risolvere la grana all'interno del Consiglio dei ministri, con Speranza e il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia che hanno già detto di essere contrari ad ogni apertura e di esser pronti a metterlo a verbale.

"La mia linea è, e resta, quella della prudenza e ribadisco con forza – ha sottolineato sottolinea Speranza - la necessità di non vanificare i sacrifici fatti". Monito che arriva anche da Boccia: "Se vogliono un chiarimento sui piccoli comuni, soprattutto quelli di piccole dimensioni delle aree interne, quel chiarimento arriverà”.

Gli scienziati d'altronde non lasciano molto spazio alle interpretazioni. I numeri, spiega il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, "non ci permettono di passare dalla fase di mitigazione a quella di contenimento". E dunque - fermo restando che alcune misure verranno allentate fin da domani in alcune regioni, che subiranno un passaggio di 'zona' - c'è solo un comportamento da tenere a Natale e Capodanno, dice il direttore della Prevenzione del ministero Gianni Rezza: "essere molto attenti" e "metterci in testa di avere comportamenti adeguati per tutto questo periodo", a partire dall'indossare la mascherina pure dentro casa. Altrimenti il 2021 non inizierà con il ritorno a scuola dei ragazzi ma con la terza ondata.

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